“Covid trasmesso per via aerea, 1 metro può non bastare” 

Covid trasmesso per via aerea, 1 metro può non bastare

Afp

Pubblicato il: 21/09/2020 18:16

Per mesi, scienziati ed esperti di salute pubblica hanno segnalato prove crescenti in base alle quali il nuovo coronavirus si diffonde per via aerea, trasmesso attraverso minuscole goccioline di aerosol che rimangono nell’aria molto più a lungo rispetto a quelle più grandi, che arrivano da tosse e starnuti. Ora i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) americani hanno cambiato le proprie linee guida ufficiali, sottolineando che proprio l’aerosol è “ritenuto il ​​modo principale attraverso il quale il virus si diffonde”. Dunque il metro di distanza potrebbe non bastare. Inoltre, secondo i Cdc, gli spazi interni mal ventilati sono particolarmente pericolosi.

“Ci sono evidenze crescenti – scrivono i Cdc – che le goccioline e le particelle possono rimanere sospese nell’aria ed essere respirate da altre persone, viaggiando per distanze superiori a 2 metri circa, ad esempio, durante le prove del coro, nei ristoranti o nelle lezioni di fitness”, ha affermato l’agenzia Usa. “In generale, gli ambienti interni senza una buona ventilazione aumentano questo rischio”.

Sebbene i Cdc non abbiano sottolineato la necessità di nuove misure per affrontare la minaccia ‘aerea’ di un virus che ha ucciso quasi 200.000 americani, gli esperti hanno affermato che questa nuova indicazione dovrebbe aiutare a modificare politica e comportamento della popolazione. “È un cambiamento importante”, ha detto al Washington Post Jose-Luis Jimenez, professore di chimica presso l’Università del Colorado a Boulder che studia in che modo l’aerosol diffonde il virus. “Questa è una buona cosa: poter ridurre la trasmissione perché più persone capiscono come si sta diffondendo” il virus “e sanno cosa fare per fermarlo”. In precedenza i Cdc segnalavano che il virus si diffondeva principalmente attraverso grosse goccioline e a distanza ravvicinata, ora cita “piccole particelle, come quelle negli aerosol”, come vettore più comune.

“Queste particelle possono essere inalate da naso, bocca, vie aeree e polmoni e causare infezioni”, dicono le nuove linee guida. “Si pensa che questo sia il modo principale in cui il virus si diffonde”.