Migranti, pressing Pd su decreto: “M5S rispetti l’accordo” 

Migranti, pressing Pd su decreto: M5S rispetti l'accordo

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Pubblicato il: 24/09/2020 16:39

“Questo è il momento giusto per approvare il decreto, è necessario farlo, tutti i gruppi di maggioranza hanno sottoscritto il testo inviato alla presidenza del consiglio”. Il viceministro dem dell’Interno, Matteo Mauri, parla così all’Adnkronos del nuovo decreto immigrazione dopo aver seguito passo passo la trattativa che ha portato al testo concordato dalla maggioranza ad agosto.

Incardinarlo allora, era stata la valutazione, ne avrebbe messo a rischio l’approvazione, visto il rischio di decadere per una serie di decreti già all’esame del Parlamento. Ora, a maggior ragione dopo il risultato di lunedì, è arrivato il momento. Se non il primo, il secondo Cdm utile, è l’aspettativa. La stessa ministra Luciana Lamorgese oggi lo ha confermato: “Sarà esaminato in uno dei prossimi Consigli dei ministri”.

Il segretario Pd, Nicola Zingaretti, ha posto il superamento dei decreti Salvini tra le priorità del governo. Un pressing ormai quotidiano. “I decreti cosiddetti sicurezza fatti da Salvini – ha detto oggi il segretario dem – non credo abbiano nulla a che fare con la sicurezza, io li chiamerei decreti paura. I decreti sicurezza li stiamo scrivendo noi: la maggioranza ha lavorato per molti mesi, c’è un testo molto positivo, condiviso da tutta la maggioranza, che ora deve essere approvato perché la sicurezza è un punto di indentità di questo governo”.

Il punto è proprio rispetto degli accordi presi in maggioranza. Da parte dei 5 Stelle, innanzitutto. La riottosità di parte del Movimento a mettere mano ai dl Sicurezza è nota e ora le fibrillazioni interne ai pentastellati vengono monitorate dagli alleati anche in questa ottica. Chi ha lavorato al dossier tra i dem assicura che al momento non ci sarebbero stati segnali di un cambio di passo da parte dei 5 Stelle.

Insomma, l’accordo chiuso sul testo di agosto non sarebbe stato messo in discussione. “Non ci sono più problemi politici e – sottolinea Zingaretti- se ci sono problemi tecnici, si affrontino e poi si approvi” la riforma. Tra i punti del decreto l’abolizione delle maxi multe per le Ong (potrebbero diventare “sanzioni penali, ma è una strada che intraprenderemo con la modifica dei decreti”, ha detto oggi Lamorgese) e l’ampliamento dei criteri di accoglienza.