Arlia: “Un’orchestra stabile per riscoprire le bellezze della Calabria” 

Arlia: Un'orchestra stabile per riscoprire le bellezze della Calabria

Pubblicato il: 25/09/2020 19:05

“Il mio sogno è riuscire ad avere un teatro e un’orchestra filarmonica stabile per la mia regione, la Calabria perché questa assenza penalizza la nostra terra e costringe molti giovani ad emigrare”. Con queste parole il maestro Filippo Arlia, pianista e direttore d’orchestra di fama internazionale, anticipa la possibilità che il suo desiderio presto si realizzi: un segnale importante è infatti arrivato dal mondo politico, con il consenso unanime da parte della Regione Calabria e dalla Provincia di Catanzaro, uniti a sostenere l’attività produttiva del Politecnico delle Arti di Catanzaro.

Finalmente, afferma Arlia, “c’è una promessa politica da parte delle istituzioni e ora attendiamo che si concretizzi il passaggio tecnico”. Un’impresa di cui Arlia si è fatto portavoce già da diversi anni, attivando una proficua attività di produzione tra il Conservatorio P.I Tchaikovsky di Nocera Terinese in provincia di Catanzaro, di cui è direttore, e il Teatro Politecnico delle Arti, collaborazione che ha dato vita alla realizzazione di importanti opere liriche come l’Otello di Verdi, il Don Giovanni di Mozart ma anche i Pagliacci di Leoncavallo di Mascagni e Madama Butterfly di Puccini.

Il maestro Arlia crede fortemente in questa operazione culturale: “La nascita di un’orchestra filarmonica stabile e di un teatro per la Calabria rappresenterebbe la diffusione di una cultura innovativa e imprenditoriale che crea lavoro e investe sulle proprie maestranze, altamente specializzate nella cinematografia, nel design artistico, nella realizzazione di spettacoli sinfonici e di teatro musicale. Un’occasione per incentivare nuove piattaforme occupazionali attraverso la costituzione di un’orchestra stabile, composta da musicisti calabresi che tramandino l’opera lirica conosciuta e apprezzata in tutto il mondo”.

Un ulteriore passo dunque del percorso di Arlia, che nel 2011 ha fondato l’Orchestra Filarmonica della Calabria con cui ha partecipato a due stagioni prestigiose al Teatro Antico di Taormina con le rappresentazioni di “Aida”, “Cavalleria Rusticana”, “La traviata”. Ha anche inciso i “Quadri di un’esposizione” di Musorgskij, pubblicati prima come album in download dalla rivista Amadeus e poi come dalla Warner Music Italy.

“In Calabria – afferma Arlia – ci sono più di cinquemila studenti, divisi in quattro conservatori: Catanzaro, Cosenza, Vibo Valentia e Reggio Calabria. La nostra è l’unica regione italiana che non ha un teatro e un’orchestra filarmonica stabile. Questo significa che i nostri studenti, quando si diplomano o diventano insegnanti o per poter esercitare la loro professione, non hanno altra scelta che andare via. La nostra orchestra lavora grazie a finanziamenti privati e a bandi di gara: tutti i musicisti lavorano a contratto e sono costretti a fare un altro lavoro. Nonostante le difficoltà, la Calabria è una terra bellissima, purtroppo spesso nota per fatti di cronaca più che per la sua cultura. A questo si deve aggiungere che gli ospedali sono spesso in condizioni disastrose, le strade sono fatiscenti e le telecomunicazioni non funzionano bene. In questo contesto la musica è l’antidoto migliore all’incuria. Il futuro di questa terra è dei giovani, che nelle scuole devono essere educati alla bellezza”.