D’Alema: “Crescita destra continua, governo ha bisogno di progetto politico” 

D'Alema: Crescita destra continua, governo ha bisogno di progetto politico

(Fotogramma)

Pubblicato il: 29/09/2020 13:07

“Il risultato elettorale mette un argine alla crescita della destra che però continua (governa 15 regioni). Questo risultato è tanto più importante per la tenuta della maggioranza in quanto lo schieramento di governo è andato diviso e nonostante ciò non ha perso. Le elezioni dimostrano che l’idea che l’opposizione fosse largamente prevalente del paese non è fondata. In questo modo, si attenua anche la possibilità di elezioni anticipate ed il governo entra in una fase di relativa stabilità”. Massimo D’Alema si esprime così, in un’intervista a notizie.it, dopo i verdetti delle recenti elezioni regionali.

“Ma, nonostante io sia stato da subito molto favorevole alla formazione di questo governo, i problemi rimangono tutti davanti a noi. Da una parte, il centrosinistra, anche in queste regionali, si è giovato anche di figure riconducibili a un populismo di sinistra. Bisogna poi che questa esperienza di governo sia accompagnata dalla crescita di un progetto politico che tarda ad arrivare”, aggiunge.

“Il tema non è quindi solo quello di un’azione di governo che sappia cogliere l’occasione del Recovery Fund come occasione di rifondazione di politica italiana. C’è anche il tema politico di come si ricostruisce il campo di una sinistra democratica non populista. Il tentativo di costruire alternative al Pd nell’ambito della sinistra più classica non ha partorito risultati convincenti, ma il tema rimane”, afferma ancora.

E il Movimento cinque stelle? “Ecco, dall’altra parte il Movimento cinque stelle si trova di fronte ad una crisi della sua narrazione. Il M5S teorizzava la fine della distinzione tra destra e sinistra. Una volta entrati nelle istituzioni hanno potuto constatare l’infondatezza di quell’impianto culturale. Destra e sinistra c’erano. Tanto è vero che il M5s ha appurato l’impossibilità di governare con la destra e ha deciso di governare con la sinistra”, dice l’ex premier. “La leadership del Movimento cinque stelle aveva, ed ha, quindi, il dovere di prenderne atto e produrre un aggiornamento di narrazione. Se ciò non avviene, la crisi sarà inarrestabile. Perché è una crisi che non dipende dall’avvicendamento di questo o quel leader, ma da ragioni profonde, culturali, esistenziali”.

Capitolo referendum: il sì al taglio dei parlamentari ha prevalso. “Il no registra un tasso di fastidio per l’antipolitica, a prescindere dal merito della questione. Non credo che il referendum abbia scardinato la democrazia rappresentativa. Bisogna adesso, semmai, trarre delle conseguenze in termini di riforme della legge elettorale e dei regolamenti parlamentari per fare in modo che la riforma non ostacoli il necessario rilancio delle prerogative, del ruolo, della centralità del parlamento. Questo significa farsi carico sia delle ragioni del sì che di quelle del no”, dice D’Alema.