Omicidio Lecce, l’inquilino: “Daniele? Lo abbiamo visto crescere” 

“Ha qui abitato per un po’, ma lo conoscevo a livello di saluto. L’ho riconosciuto ma non sapevo né il nome né il cognome. Non so dire per quanto tempo ha abitato qui, ma sicuramente questa estate si è visto più volte. Ci ho mai parlato? No, soltanto saluti, ‘buongiorno’ e ‘buonasera’ quando ci si incrociava”. Così, all’Adnkronos, un inquilino del palazzo di Lecce dove il 21 settembre scorso sono stati uccisi Daniele De Santis e Eleonora Manta parla del 21enne fermato per l’omiciodio dei due giovani fidanzati, Antonio Giovanni De Marco.

“Con Daniele invece sì, ci si scambiava anche qualche parola – continua -, conoscevo la ragazza e anche la famiglia. Io abito qui dal 1989, loro c’erano già, quindi lo abbiamo visto crescere questo ragazzo… La sera del delitto non ero presente, io sono rientrato verso le 23 e qui era già successa l’ira di Dio”.