M5S: Rousseau, ‘finta piattaforma non può sostituire quella vera’  

M5S, Rousseau: Finta piattaforma non può sostituire quella vera

(Foto Fotogramma)

Pubblicato il: 01/10/2020 19:44

“Apprendiamo dagli organi di stampa che un non meglio definito gruppo di esperti informatici è intenzionato a rilasciare in data 2 ottobre un software open source denominato ‘Open Rousseau’ che punterebbe a sostituire l’attuale piattaforma Rousseau. Siamo onorati e orgogliosi del fatto che la piattaforma Rousseau abbia assunto una tale fama da essere indicata come esempio di democrazia digitale e partecipazione civica da superare e saremmo stati davvero felici se questa notizia fosse stata vera ossia se ci fosse stato un vero progetto finalizzato alla partecipazione e non invece un ennesimo tentativo di sola visibilità mediatica che parte da lontano e le cui motivazioni ci sono anche molto chiare”. E’ quanto si legge in una nota dell’Associazione Rousseau.

“La persona che propone questa iniziativa mediatica – si legge ancora nel comunicato di Rousseau – la conosciamo: si tratta di uno sviluppatore che ha tentato di iscriversi con più profili sulla piattaforma Rousseau per scrivere poi articoli sensazionalistici e che risulta infatti non attivo su Rousseau e sospeso anche dal Collegio dei Probiviri per la violazione messa in atto. Questo sviluppatore è la stessa persona che circa 25 giorni fa ha scritto al gruppo ‘Rousseau Open Engineering’ che mette insieme un team di sviluppatori volontari che stanno contribuendo proprio alla realizzazione della APP Open Source di Rousseau e il cui rilascio è previsto a breve a tutti i beta tester. Proprio in questo contesto, lo sviluppatore in questione ha proposto l’utilizzo della stessa piattaforma spagnola Decidim al posto di Rousseau e ha ricevuto da noi anche una risposta dettagliata sul perché non fosse possibile. Risposta che ha ricevuto persino una conferma su quanto sia effettivamente costoso in tempi di tempo e di investimento dallo stesso Denis Roio direttore della fondazione Dyne e che lo sviluppatore in questione cita invece come riferimento nel portare avanti il suo finto Rousseau”.

La piattaforma Rousseau, viene spiegato, “è stata sviluppata tenendo in considerazione le specifiche esigenze del MoVimento 5 Stelle, arrivando a contare ben 22 funzionalità e servizi costruiti sulla base delle caratteristiche del MoVimento 5 Stelle e necessari al mantenimento e allo sviluppo dell’infrastruttura tecnologica e sociale del MoVimento 5 Stelle che conta oltre 170 mila iscritti e migliaia di eletti a diversi livelli istituzionali”.

“L’unica funzione di Decidim che potrebbe integrare una delle 22 funzioni presenti è quella relativa ad alcuni e pur limitati processi decisionali di voto. Il sistema di voto utilizzato dalla piattaforma Rousseau e necessario al MoVimento 5 Stelle è infatti molto più articolato di quanto si pensi e la logica che permette agli iscritti di votare è estremamente personalizzata. Per fare solo un piccolo esempio: deve tenere in considerazione diverse variabili come l’essere un iscritto certificato da almeno 6 mesi, la posizione geografica dell’iscritto, il tipo di consultazione online a cui l’iscritto partecipa, la verifica dell’identità, l’account non sospeso e altro. Molte votazioni sono su base geografica e basate su specifiche circoscrizioni elettorali italiane e non spagnole. Ad esempio, le Regionarie sono su base regionale (per esempio, solo i residenti in Abruzzo possono votare per il candidato Presidente di Regione Abruzzo), stessa cosa per i Comuni. Le votazioni per scegliere i candidati alle elezioni politiche sono nazionali, ma ciascuno può votare solo i candidati del proprio collegio elettorale, più 4 collegi speciali per gli Italiani all’estero”, sottolinea ancora Rousseau. (segue)

“Inoltre, non votiamo solo opzioni testuali sulla logica sì/no, ma abbiamo diverse entità votabili (il meccanismo è abbastanza flessibile ed estendibile), perché deve essere necessario votare progetti, proposte di legge, candidati. Ciascuna di queste categorie ha le proprie regole e i propri meccanismi di funzionamento. La graphql API di Decidim è di tipo read-only (fonte: https://meta.decidim.org/api/docs) e immaginare di riprodurre e modellare la piattaforma per quanto necessario per la comunità del MoVimento richiederebbe tempi e costi di sviluppo impensabili e addirittura per 21 funzioni su 22 persino impossibili data la natura della piattaforma Decidim. Parliamo di 21 funzioni che rendono Rousseau una piattaforma unica al mondo e che oggi danno la possibilità agli iscritti di avanzare proposte di legge, di condividere atti amministrativi in tutto il territorio italiano per coordinare al meglio la linea politica sui territori, di formarsi con corsi specificamente predisposti nella sezione e-learning della piattaforma, di creare eventi, di comporre liste comunali, di proporre la propria candidatura, di fare emendamenti alle proposte di legge dei portavoce, di verificare la trasparenza delle restituzioni dei portavoce, di raccogliere fondi, di avere un scudo di avvocati per la tutela legale e molto altro”.

Per questo motivo, rimarca l’Associazione presieduta da Casaleggio, “nessuna forza politica nazionale ad oggi ha mai usato Decidim, come si evince chiaramente dai partner elencati nella pagina web dell’omonima associazione Decidim, ma viene impiegata solo da qualche ente locale e organizzazioni non politiche le quali, evidentemente, perseguono finalità e scopi ben diversi da quelli di una forza politica che è al governo di un Paese importante come l’Italia e che fa della democrazia digitale il suo cuore pulsante”.

“Anche questa occasione ci aiuta a ricordare che Rousseau è sempre aperto alla collaborazione e continuiamo a farlo con il progetto ‘Rousseau Open Engineering’ lanciato ad ottobre scorso e dal quale nasce come detto la APP open source di Rousseau, con il progetto di voto su blockchain che abbiamo avviato a marzo 2019 e con i Level Up che organizziamo costantemente per coinvolgere gli iscritti nella progettazione della piattaforma. Se lo sviluppatore in questione vuole dare una mano è benvenuto come molti altri hanno voluto fare prima di lui. In molti continuano a pensare che Rousseau sia uno strumento, ma non è così. Rousseau è un ecosistema, è l’ecologia del MoVimento 5 Stelle, è un grande laboratorio di design civico dove di mettono in pratica le forme di cittadinanza digitale, si collabora in modo aperto per la sua crescita e si sperimenta una idea di governance che ha il suo organo collegiale nell’assemblea dei cittadini che sono, come diceva Gianroberto, al centro della società e di questo ricco e articolato mondo di partecipazione civica”, conclude la nota.