Covid, Oms: “Mascherine da sole non ci salvano, serve pacchetto misure” 

Covid, Oms: Mascherine da sole non ci salvano, serve pacchetto misure

(Fotogramma)

Pubblicato il: 03/10/2020 14:56

Per prima lo ha sperimentato la Lombardia: obbligo di mascherina anche all’aperto nei mesi più duri della pandemia di Covid-19. L’estate poi aveva in parte ‘sedato’ il virus permettendo un alleggerimento degli aspetti più rigidi sull’uso della protezione. Ma ora le mascherine tornano prepotentemente al centro della scena. Mentre nel Paese si assiste alla lenta risalita dei positivi a Sars-CoV-2, alcune regioni si sono portate avanti riabilitando l’uso della protezione facciale anche ‘en plein air’. Una misura utile? Per l’Organizzazione mondiale della sanità il discorso è più complesso: le mascherine da sole non ci salveranno, è in sostanza il messaggio. Nel senso che devono “fare parte di un pacchetto completo di misure di prevenzione”, risponde un portavoce dell’agenzia Onu all’Adnkronos Salute.

Di stoffa, chirurgiche, superfiltranti, ormai le mascherine sono diventate un accessorio ‘compagno di vita’ per molti nel mondo. E, in particolare in alcuni Paesi, ci accompagneranno ancora per un po’. Alla domanda sull’utilità della misura, il portavoce replica spiegando cosa prevede una delle guide emanate dall’Oms ad hoc per l’era Covid che stiamo attraversando: “La guida – ricorda l’esperto – raccomanda di indossare le mascherine negli spazi pubblici in cui è impossibile distanziarsi fisicamente. Ma, indipendentemente dal contesto in cui vengono indossate, le mascherine da sole non ci proteggeranno da Covid-19 – ripete – Fanno parte di un pacchetto completo di misure di prevenzione e controllo delle infezioni che includono l’igiene delle mani, ‘l’etichetta’ per la tosse e gli starnuti e il distanziamento fisico”.

“Si raccomanda inoltre che le mosse per adeguare le misure di salute pubblica allo specifico contesto in cui devono essere applicate siano implementate al livello amministrativo più basso”, in modo che possano essere rimodulate sulla base di criteri specifici, ‘su misura’, basati sulla trasmissione del virus in quell’area, e “cosa importante, sull’accettabilità e fattibilità a livello di comunità locale”, conclude il portavoce.