M5S, Fico: “No scissione, chi è in minoranza non abbandoni Movimento” 

M5S, Fico: No scissione, chi è in minoranza non abbandoni Movimento

(Foto Fotogramma)

Pubblicato il: 07/10/2020 08:46

”Si è spesso parlato di scissione, ma finora – semplicemente – alcune persone sono andate via. Quando ero in minoranza non ho mai abbandonato la nave. Ho sempre lavorato perché le cose potessero migliorare. Spero che oggi, da parte di chi critica alcuni processi, ci sia lo stesso atteggiamento”. Intervistato da ‘Repubblica’ il presidente della Camera Roberto Fico parla delle tensioni interne al Movimento Cinque Stelle e si rivolge ad Alessandro Di Battista e Davide Casaleggio. “Quando dal palco di Palermo parlavo di cose che non funzionavano -sottolinea- il leaderismo, la prevalenza della comunicazione sulla sostanza, dicevo la mia, ma non ho mai abbandonato la nave”.

Lei è favorevole a un organo collegiale che guidi il Movimento: si candiderà a farne parte? ”Ho detto che non mi tirerò mai indietro quando si tratta di dare una mano al Movimento, ma non significa per forza farne parte”, taglia corto Fico. Teme che con Casaleggio si finisca a carte bollate? “Mi sembrerebbe assurdo”, replica il presidente della Camera, che aggiunge: ”Negli anni ho sempre cercato una composizione, non vedo perché non si debba tentare anche stavolta”.

L’alleanza con il Pd non è la morte nera? “No, e per capirlo basta guardare a tutto quel che abbiamo fatto da quando siamo al governo con il Pd, la riforma costituzionale, questo decreto immigrazione, le misure che hanno tutelato la popolazione durante l’emergenza Covid, anche dal punto di vista economico”, replica. ”Però -avverte il presidente della Camera- nulla può avvenire a prescindere. Abbiamo l’opportunità di creare un laboratorio per attualizzare anche le agende politiche. E lo stiamo facendo: qualcuno dimentica che gli iscritti al M5S hanno votato l’alleanza di governo con il Pd e, adesso, le intese locali”.

Fico sottolinea che ai ballottaggi alle comunali M5S ha avuto “buoni risultati e penso che questo sia un punto di partenza per dare risposte alle esigenze dei cittadini sui territori. Soprattutto, ora che abbiamo fatto questo primo passo, dobbiamo aiutare quei sindaci affinché il cambio di rotta sia evidente già nei loro primi 100 giorni”. È un modello che vorrebbe vedere replicato a primavera nelle grandi città? “Sì, con una grande discussione territoriale che coinvolga Movimento e Pd, ma anche con pezzi importanti di società civile”, risponde Fico che spiega: “Bisogna creare dei laboratori civici che si mettano al lavoro sulle questioni che interessano le comunità che si vogliono rappresentare”.