Serena Grandi: “Condanna per bancarotta? sono innocente, ricorro in appello” 

Serena Grandi: Condanna per bancarotta? sono innocente, ricorro in appello

(Fotogramma)

Pubblicato il: 09/10/2020 12:25

“Dimostrerò la mia innocenza”. Parla così l’attrice Serena Grandi in merito alla condanna per bancarotta dopo il fallimento del suo ristorante (La locanda di Miranda, locale chiamato così in onore di ‘Miranda’, classico erotico di Tinto Brass in cui lei era protagonista ndr) gestito a Rimini attraverso la società Donna Serena. Per questo motivo il tribunale di Rimini ha condannato Grandi per due anni e due mesi, ma l’attrice non ci sta e si sfoga in un’intervista rilasciata a Novella 2000.

“Ora non posso dire oltre su questo caso. Coi miei nuovi avvocati abbiamo deciso di ricorrere in appello”, spiega Serena Grandi, che sulla voce di aver appreso della condanna soltanto dai giornali aggiunge che “è stato un errore del mio vecchio avvocato. Riceveva avvisi sul possibile fallimento ma non mi ha detto nulla. Doveva seguirli o almeno comunicarmeli, ma se n’è fregato. Il mio avvocato d’ufficio non era al corrente di nulla”.

L’attrice sarebbe accusata anche di ‘distrazione di beni’ sottratti alla sua stessa società. “Erano oggetti della mia vecchia casa di Roma – spiega Grandi -, tra cui il letto di mio figlio, gli stendini, i miei libri. Di cosa parliamo?. Non so, che valore possono avere?”.