Dpcm fa saltare matrimoni? “Danni psicologici e problema sociale” 

Dpcm fa saltare matrimoni? Danni psicologici e problema sociale

Pubblicato il: 12/10/2020 13:39

Nel nuovo Dpcm, che verrà ufficializzato a breve, sarebbe prevista una forte stretta su feste e riunioni private, ritenute cause primarie dei nuovi contagi da Covid 19, con un limite massimo di trenta partecipanti imposto a matrimoni, battesimi, comunioni e cresime. Per quanto riguarda le nozze, secondo l’avvocato Gian Ettore Gassani, Presidente Nazionale e fondatore dell’Ami (Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, “molti matrimoni non si celebreranno più”. Ma a preoccupare Gassani sono gli “eventuali danni psicologici” che i rinvii delle nozze potrebbero creare. “Un problema sociale, grande, da non sottovalutare”.

“Durante il lockdown – spiega Gassani all’Adnkronos – migliaia di matrimoni sono stati rinviati al 2022. Ma alcuni sono saltati definitivamente, perché, se sparisce l’incantesimo, può passare anche la voglia di sposarsi. Con l’uscita dell’ultimo Dpcm, poi, la situazione potrebbe davvero degenerare. Questo perchè l’Italia è sempre stata la patria dei matrimoni e le celebrazioni per pochi intimi non piacciono quasi a nessuno. Sappiamo che il matrimonio all’italiana prevede 200, 300 invitati, feste, enormi banchetti. E’ normale che in 30 persone non sia la stessa cosa e che queste disposizioni non possano certo rappresentare un incentivo. Inutile girarci attorno – prosegue l’avvocato Gassani – così la gente non si sposa. In un momento, poi, già di crisi generale di questo istituto. Basti pensare che nel 1970 sono stati celebrati oltre mezzo milione di matrimoni e l’anno scorso soltanto 200 mila. Ormai o si convive, o si è single per scelta. Col covid è arrivata la mazzata definitiva. A lungo andare non ci si sposerà quasi più”.

Addio dunque alle sontuose feste nuziali che spesso hanno caratterizzato il nostro Paese. “Penso di sì – risponde il presidente dell’Ami – almeno fino a quando non si tornerà alla normalità. Non poter inoltre festeggiare il giorno più bello della propria vita come si vorrebbe cozza anche con la sacralità del momento”. Gassani parla di “tragedia sociale colossale per chi, nel valore del matrimonio, ancora ci crede. Credo davvero che sia un problema serio che non vada assolutamente trascurato dalle istituzioni. Per non parlare poi delle crisi di coppia derivate dai rinvii delle nozze, dagli aspetti psicologici devastanti e dalla perdita economica per chi, per sposarsi, magari aveva acceso un mutuo”, conclude.