Manageritalia e Confcommercio firmano primo contratto per lavoro qualificato su piattaforma digitale 

Manageritalia e Confcommercio firmano primo contratto per lavoro qualificato su piattaforma digitale

Immagine di archivio (Fotogramma)

Pubblicato il: 15/10/2020 12:17

Manageritalia e Confcommercio sono i primi firmatari del contratto aziendale integrativo per il lavoro qualificato sulla piattaforma Digital work city. Il contratto, nato con il contributo della law firm WI Legal, prende spunto da quello dei dirigenti del terziario, che queste due parti sviluppano e garantiscono da oltre 70 anni, e fa sua la forte flessibilità normativa e l’innovativo sistema di welfare.

Digital work city appena lanciata da White libra, startup per l’innovazione del lavoro, è una piattaforma di smart working che aggrega domanda e offerta, permette la costituzione di team di lavoro in remoto e gestisce tutti gli aspetti contrattuali e contributivi. E’, inoltre, un luogo d’incontro e collaborazione tra aziende e alte professionalità.

Uno dei principali elementi del contratto aziendale integrativo è che lavoratori e professionisti potranno decidere di utilizzare la piattaforma come un vero e proprio datore di lavoro, oltre che un fornitore di servizi alla persona e un sistema di organizzazione di una community operativa.

Il lavoro di oggi e del futuro è organizzato secondo schemi diversi da quelli a cui siamo abituati, che legano la prestazione lavorativa ad un luogo ed orario ben definiti, o che prevedono che solo i lavoratori autonomi possano lavorare a distanza e in condizioni flessibili. La flessibilità è invece fornisce valore all’impresa che sceglie di ricorrervi e al lavoratore suo dipendente, che può così trovare tempo ed energie per dedicarsi ad accrescere competenze e sviluppare professionalità.

Così nella Digital work city convivranno tutte le fattispecie permettendo di fruire di servizi e welfare in modo graduale offrendo anche l’opportunità di passare dalla partita iva ad un contratto di lavoro aziendale integrativo, dove la piattaforma preserva i principi che regolano il rapporto di lavoro subordinato.

“La piattaforma Digital work city – dice Mario Mantovani, vicepresidente Manageritalia – è un modello vincente per mettere a fattor comune del sistema Italia tante elevate competenze che mancano di luoghi strutturati di incontro e collaborazione con la business community e dove trovare anche utili servizi di sviluppo e tutela della professionalità. Il contratto integrativo aziendale di lavoro che abbiamo firmato diventa uno degli elementi per rafforzare la tutela delle persone e la messa a terra del loro valore per le tante aziende che proprio in questo nuovo lavoro organizzato fuori dalle mura di fabbriche e uffici possono trovare un importante fattore competitivo”.

“La tecnologia digitale è l’elemento che sta cambiando le nostre abitudini di vita e di lavoro, ma il contratto di lavoro è la sede in cui queste novità si devono depositare. Crediamo quindi che sia indispensabile raccogliere l’eredità della contrattazione collettiva, attualizzandola. Questo è il nostro primo passo, ma guardiamo a un nuovo contratto collettivo nazionale e a un percorso di semplificazione che aiuti la produttività senza deprimere le tutele. Auspichiamo che le aziende partecipino convintamente a questa sperimentazione traguardando i loro prossimi anni di attività e non solo i prossimi mesi”, ha dichiarato Nicolò Boggian, founder e ceo di White Libra.

“In questa difficile stagione – commenta Donatella Prampolini, presidente della commissione Lavoro di Confcommercio, alla sottoscrizione del primo accordo aziendale che disciplina l’attività manageriale su piattaforma digitale – per le aziende del terziario e dei servizi le parti sociali stanno facendo il loro dovere nello svolgimento delle funzioni di rappresentanza, di sostegno alle imprese e di condivisione di nuove modalità di lavoro, capaci di coniugare tutela dei lavoratori e sopravvenute esigenze del mercato”.

Per Prampolini “E’ questo il giusto connubio tra contrattazione collettiva di livello nazionale e decentrato, capace di coniugare la centralità del ccnl, che deve assicurare universalità di diritti e tutele con specifiche esigenze di rispondere a esigenze nuove e sempre più accelerate di innovazione nell’organizzazione del lavoro, all’interno della medesima cornice normativa, con specificità retributive e di welfare che premiano il reale apporto in termini di produttività dei singoli e con un forte investimento sulla formazione”.

“L’accordo – dichiara Marco Barbieri segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – integra alcune previsioni del ccnl per i dirigenti del terziario, rendendo più coerenti le specifiche attività degli entry level manager al contesto aziendale di elevata innovazione e di alto valore tecnologico, con una marcata valorizzazione della produttività. Infatti, le parti hanno condiviso l’opportunità di introdurre un premio aziendale di risultato proporzionale al valore aggiunto apportato da ogni singolo manager, un piano di welfare aziendale esteso anche ai familiari, nonché la previsione di un forte investimento sulla formazione continua finalizzato allo sviluppo delle competenze dei collaboratori”.

Francesca Maria Valle, che con Giorgio Treglia, entrambi partner di WI Legal, ha curato per White Libra l’ideazione e la finalizzazione dell’accordo, commenta: “Questo contratto rappresenta una nuova frontiera ed è la sintesi delle esigenze più avanzate nel settore del lavoro altamente qualificato prestato su piattaforma, originato unicamente in modalità digitale e reso con prestazione esclusivamente da remoto”.

“Il risultato – sottolinea – è un’architettura normativa cucita su misura per la realtà di un’azienda totalmente digitalizzata che vuole garantire welfare, formazione, sviluppo delle professionalità, flessibilità e orientamento per obiettivi, rimanendo nel solco della subordinazione. Persone e strumenti digitali si organizzano in modalità più fluide e la partecipazione di chi lavora prevede un elevato grado di fiducia e una propensione del lavoratore alla responsabilizzazione, elementi in linea con le esigenze dell’attuale mondo del lavoro e dei più avanzati modelli di business”.