Tpl: Sistema Impresa-Fai Tp, 40mila tra bus e veicoli privati pronti a supportare 

Sistema Impresa-Fai Tp, 40mila tra bus e veicoli privati pronti a supportare

Pubblicato il: 15/10/2020 15:09

“Facciamo nostre le preoccupazioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, espresse sugli assembramenti che si verificano ogni giorno nel trasporto pubblico e proponiamo una soluzione: l’impiego dei 40mila veicoli fermi tra Ncc e bus turistici a supporto del Tpl”. Così Alfonso Riva, presidente di Fai Trasporto Persone, associazione leader nel comparto del trasporto privato non di linea, che ha partecipato con un proprio stand al Ttg Travel Experience in corso a Rimini, manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale e per la commercializzazione dell’offerta turistica.

“Ci auguriamo – auspica Riva – maggiore ascolto degli addetti ai lavori per una soluzione risolutiva per tutti gli attori coinvolti. La nostra proposta darebbe ossigeno a un comparto sull’orlo del fallimento e al contempo potrebbe essere decisiva per la tutela della salute e per la ripartenza economica e sociale del Paese”.

Oltre a Riva, all’evento ha partecipato anche Francesco Artusa, presidente onorario di Fai: “Da marzo abbiamo facilmente previsto una situazione preoccupante che ora è sotto gli occhi di tutti. L’abbiamo fatto in modo costruttivo dando la nostra disponibilità ad aumentare l’offerta di veicoli a disposizione di cittadini e studenti garantendo il distanziamento. Il tutto a costi contenuti e in un quadro normativo che non richiede stravolgimenti”.

Fai-Trasporto Persone, organizzazione datoriale dei bus privati e Ncc, aderisce alla confederazione Sistema Impresa che opera prevalentemente nel settore terziario, del commercio e del turismo soprattutto con oltre 167mila imprese associate e un indotto di oltre 1 milione di addetti.

“Il trasporto pubblico – commenta il presidente di Sistema Impresa, Berlino Tazza, intervenuto alla fiera di Rimini al fianco dei vertici di Fai – è l’anello debole di un sistema anti contagio che sta mostrando segnali di evidente fragilità. Ogni giorno milioni di persone, prioritariamente nelle città metropolitane, salgono su mezzi pubblici per recarsi al lavoro. La stessa cosa accade con gli studenti che devono raggiungere le scuole di ogni ordine e grado. Tutto ciò accade senza garantire la possibilità di mantenere le distanze interpersonali di sicurezza. Le soluzioni avanzate da Fai Tp sono a mio avviso condivisibili, efficaci e sono già state depositate presso la presidenza del Consiglio dei ministri”.

“Ma soprattutto – conclude il presidente Tazza – sono soluzioni immediatamente perseguibili: integrare il trasporto pubblico locale con mezzi privati ora inutilizzati o sottoutilizzati dovrebbe essere una priorità per chi, come il governo e in subordine gli enti locali, hanno il compito di ridurre le occasioni di rischio. Fai-Tp, ancora una volta, ha svolto un’azione sindacale di stimolo ai fini della ripresa e della tutela di uno dei settori maggiormente colpiti dai danni economici della pandemia. Auspichiamo una risposta da parte del governo nella consapevolezza che non esistono, al momento, alternative capaci di sostituire l’utile contributo delle aziende private sempre che non si voglia intraprendere la strada della chiusura delle scuole o di un secondo lockdown mettendo definitivamente in ginocchio il Paese”.