Conte: “Scenario tipo 3, misure severe o virus ci sfugge di mano” 

Conte: Scenario tipo 3, misure severe o virus ci sfugge di mano

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Pubblicato il: 28/10/2020 15:28

Le restrizioni anti-Covid “che anche altri Paesi hanno adottato, rispondono a una precisa strategia del governo volta a gestire la pandemia senza rimanere sopraffatti. L’esperienza ci insegna che preservando la salute pubblica proteggiamo meglio il tessuto economico e produttivo del Paese”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso del premier question time alla Camera. L’obiettivo, ha ribadito Conte, è “scongiurare un nuovo lockdown, che danneggerebbe in misura ancora maggiore l’economia del Paese”.

“Il quadro europeo della pandemia è allarmante. Molti Paesi – ha sottolineato il premier – presentano un notevole incremento dei positivi e anche Francia e Germania annunciano misure restrittive”.

IL CRITERIO DELLE MISURE – “Non abbiamo adottato misure secondo un criterio arbitrario né operando una gerarchia di valori tra le attività”, ha spiegato Conte ma le misure, in particolare quelle dell’ultimo Dpcm, rispondono “allo scenario numero 3” elaborato da uno studio dell’Istituto superiore di Sanità e il loro effetto “non va valutato in questi primi giorni ma nell’arco di due settimane”. “Sono misure severe” e, ricorda Conte, “le abbiamo illustrate preventivamente ai capigruppo di maggioranza e opposizione”, ma “le riteniamo assolutamente necessarie per contenere” la diffusione dei contagi. “Diversamente la curva è destinata a sfuggirci di mano”.

DL RISTORI – Il decreto Ristori contiene “interventi, possiamo chiamarli anche indennizzi, per 5,4 miliardi in termini di indebitamento netto. Tra questi, vi è un contributo a fondo perduto rivolto alle attività maggiormente colpite dalle nuove restrizioni e le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno un ristoro con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate, in relazione ai contributi previsti dal decreto ‘Rilancio'”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, rispondendo nell’Aula della Camera a un question time di Fdi sul dl ristori.

“In merito al quesito posto vorrei richiamare gli interventi salienti contenuti nel decreto-legge approvato durante il Consiglio dei Ministri di ieri, martedì 27 ottobre, che contiene interventi per 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto”. Lo ha detto il premier Giuseppe conte intervenendo al ‘premier time’ alla Camera. “Tra questi, vi è un contributo a fondo perduto rivolto alle attività maggiormente colpite dalle nuove restrizioni e le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno un ristoro con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate, in relazione ai contributi previsti dal decreto Rilancio. L’entità degli importi corrisposti varierà dal 100 per cento al 400 per cento di quanto previsto in precedenza con il decreto Rilancio, in funzione del danno economico subìto dalle categorie, quali, ad esempio, bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, taxi e noleggio con conducente, attività ricettive, centri sportivi, cinema, teatri, altri centri ricreativi e discoteche”.

La platea dei beneficiari includerà anche le imprese con fatturato superiore a 5 milioni di euro, con un ristoro pari al 10 per cento del calo del fatturato, nel limite massimo di 150.000 euro. Per coloro che avevano già presentato domanda per i contributi del decreto Rilancio è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente entro il 15 novembre”.

“Potranno richiedere il nuovo ristoro, con erogazione prevista entro il 15 dicembre, anche le attività -ha spiegato Conte- che non avevano richiesto i contributi del decreto Rilancio. Inoltre, il decreto-legge finanzia ulteriori 6 settimane di cassa integrazione per i lavoratori delle attività interessate dalle restrizioni, nonché indennità specifiche per i lavoratori autonomi e intermittenti del mondo dello spettacolo, del turismo e dello sport”.

“Sono previste, al contempo, misure di sostegno alle attività coinvolte, come l’ulteriore estensione del credito d’imposta sugli affitti per 3 mesi, la cancellazione della seconda rata IMU per il 2020 e fondi di sostegno diretto per i settori più colpiti, come turismo, editoria, fiere, agricoltura, pesca e sport dilettantistico”.

TAMPONI – “Nel momento in cui vi parlo credo che stia per essere annunciato il rinnovo del contratto di categoria che faciliterà proprio, tra le clausole inserite, anche il coinvolgimento di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta nella somministrazione dei tamponi”.