Coronavirus: Ceo Jojob scrive a Conte, pronti a sostegno su Tpl 

Coronavirus, Ceo Jojob scrive a Conte: Pronti a sostenere Tpl

Gerard Albertengo, Ceo di Jojob (Foto Jojob)

Pubblicato il: 29/10/2020 13:44

(di Andreana d’Aquino)

Una lettera al Premier Giuseppe Conte per offrire al Governo la collaborazione di una società privata nella gestione del Trasporto pubblico locale in pressing con la seconda ondata del coronavirus. A prendere carta e penna e sottoporre al Premier Conte la possibilità di valutare “il carpooling come alternativa concreta” al congestionamento della rete Tpl è stato Gerard Albertengo, amministratore delegato Bringme Società Benefit che ha progettato Jojob. Nella lettera al Premier, che l’Adnkronos ha potuto visionare, il Ceo e founder di Jojob evidenzia che “la crisi sanitaria ed economica che ha colpito l’Italia nel 2020 è sicuramente una delle sfide più grandi che il nostro paese abbia mai affrontato”. “È una sfida per tutti i settori e lo è soprattutto in quello della mobilità” sottolinea. “L’attuale situazione del trasporto pubblico impone a chiunque abbia soluzioni alternative capaci di ridurre la pressione sul Tpl di mettersi a disposizione delle Istituzioni. Per ridurre l’esposizione di cittadini nonché l’affolamento su bus, tram, metro e treni è infatti fondamentale trovare modalità alternative di mobilità” si legge nella lettera del Ceo di Jojob a Conte. “Dal decisore pubblico sono già state individuate alcune soluzioni nella forma di modalità dolci come biciclette o monopattini elettrici il cui utilizzo è stato incentivato in diverse città italiane. Tuttavia -si legge ancora nella lettera- si tratta di modalità che non permettono a dipendenti e pendolari di coprire lunghe distanze e di recarsi con semplicità nelle sedi di aziende situate nelle aree extraurbane”.

Nella lettera a Conte, l’ad e Ceo di Jojob prevede, tra l’altro, “una proposta di carpooling per pendolari in sicurezza: equipaggio di massimo due persone, sedute una davanti ed una dietro e dotate di mascherine, con l’invito di sanificare con regolarità l’abitacolo e di creare degli equipaggi stabili. Condividendo un’auto si evita quindi di sovraccaricare i mezzi pubblici e si abbassa il rischio contagio, si risparmia denaro, si evita di congestionare la rete stradale urbana e si emettono meno CO2 e particolato rispetto all’uso privato di un’auto”.

Intervistato dall’Adnkronos, il Ceo di Jojob ha inoltre sottolineato che di essere disponibile fin da subito ad un tavolo “con i ministri della Salute, Roberto Speranza, e con la ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli. “Siamo pronti a sederci intorno ad un tavolo con il ministero della Salute e con il ministero delle Infrastrutture e Trasporti per ragionare insieme sul carpooling, cioè sulla condivisione con un altro passeggero della propria auto privata, per alleggerire la pressione sul Tpl e allentare le presenze su bus, metro, tram o treni”. “Ogni giorno – ricorda il Ceo di Jojob- si muovono in Italia 18 milioni di pendolari di cui 9 milioni utilizzano la propria auto privata. E’ un numero enorme di persone in movimento, soprattutto nelle ore di punta dalle 7 alle 9 e dalle 17 alle 19″ e che, “in base ad una nostra ricerca di maggio scorso, 6 nostri utenti su 10 volevano alternative al Tpl“. “Siamo anche pronti a proporre, in accordo con il Governo, l’app Immuni ai nostri utenti” aggiunge il manager. “Dal 2015 al febbraio 2020 abbiamo raggiunto con il nostro servizio 400 grandi stabilimenti di oltre 500 dipendenti ciascuno e complessivamente 3.000 aziende con almeno 500 dipendenti“, quindi, “bisogna continuare sulla strada del carpooling” perché invece “c’è sempre più preoccupazione e paura per i contagi dovuti alla ressa su bus, tram o metro ma ad ottobre 2020 si è registrato un calo dei viaggi in carpoooling fra il 70-80% nel percorso casa-lavoro di dipendenti di aziende italiane preoccupate dalle responsabilità sui contagi”.