Papa all’Adnkronos, Chaouqui: “Trasparenza finanze non solo sua volontà ma mandato” 

Papa all'Adnkronos, Chaouqui: Trasparenza finanze non solo sua volontà ma mandato

Pubblicato il: 30/10/2020 16:25

“Papa Francesco venne alla prima riunione di Cosea. Si sedette e ascoltò, in un giro di tavolo, quelli che sarebbero stati i ruoli inerenti alla comunicazione. Io dissi: ‘Mi occuperò della realizzazione della Segreteria per la comunicazione, della revisione della Segreteria di Stato per la gestione e la trasparenza dell’Obolo di San Pietro – fulcro dell’indagine odierna – cercherò di spiegare quella che sarà la trasformazione radicale delle finanze della Santa Sede perché so che è una sua volontà‘. Lui mi rispose: ‘Non è solo la mia volontà ma il mandato che lo Spirito Santo mi ha affidato‘. Questo a dimostrazione che le necessità più sentita da parte dei cardinali nella Congregazioni Generali pre Conclave era la volontà di fare trasparenza nella gestione delle finanze. Da quel giorno, le parole del Santo Padre per me sono sempre state alla base del mio agire…” A dirlo all’Adnkronos Francesca Immacolata Chaouqui, ex membro della Commissione pontificia sulle Finanze Vaticane (Cosea), commentando uno dei passaggi del colloquio di Papa Francesco con l’Adnkronos in cui affronta il problema della corruzione all’interno del Vaticano sottolineando che “è innegabile che personaggi di vario tipo e spessore, ecclesiastici e tanti finti amici laici della Chiesa, hanno contribuito a dissipare il patrimonio mobile e immobile non del Vaticano ma dei fedeli”.

“A quella riunione proiettai anche una slide attraverso la quale spiegai – aggiunge Chaouqui – che una priorità della riforma era eliminare certi mediatori di notizie perché queste spesso erano date nell’interesse privato e non in quello della Santa Sede”.

Il Papa è un uomo rivoluzionario, non solo a mio avviso, ma di un popolo di fedeli che lo amano – sottolinea poi Chaouqui – E non corrisponde al vero l’idea che sia solo all’interno del Vaticano: le persone davvero fidate che hanno a cuore la sua riforma, che la condividono, darebbero la vita per lui a costo di finire nei guai. Come è successo a me”.