Nuovo Dpcm in vigore da domani, Italia divisa in tre 

Nuovo Dpcm in vigore da domani, Italia divisa in tre

(Foto Fotogramma)

Pubblicato il: 05/11/2020 07:30

Gialla, arancione e rossa. Sono queste le tre aree in cui è stata divisa l’Italia, ciascuna con proprie misure restrittive. Misure che entreranno in vigore da domani, venerdì 6 novembre, “per consentire a tutti di avere il tempo congruo per disporre le proprie attività”, sono state le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, mentre illustrava il nuovo Dpcm.

Nell’area gialla rientrano Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Molise, Sardegna, Liguria, Marche, Toscana, Umbria, Veneto, province di Trento e di Bolzano”. Puglia e Sicilia rientrano nell’area arancione. Le regioni dell’area rossa, “ad alta criticità, sono Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta”, ha sottolineato il premier.

Nuovo Dpcm: chiusure, spostamenti e divieti

REGIONI GIALLE – Qui sarà vietato circolare tra le 22 e le 5 del mattino. Negozi chiusi nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, alimentari, tabacchi ed edicole. Chiusi mostre e musei. E’ prevista la didattica a distanza per le scuole superiori di secondo grado, le lezioni in presenza rimangono per scuole dell’infanzia, elementari e medie. Didattica a distanza anche all’università, salvo che per le matricole e per le attività di laboratorio. Sospese prove scritte per concorsi e prove di abilitazione professionale, con alcune eccezioni. Per i mezzi di trasporto pubblico, riempimento fino al 50% fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico. Stop alle attività di scommesse, giochi e videogiochi. Chiuse piscine, palestre, teatri e cinema, rimangono aperti i centri sportivi”. Nell’area gialla, “c’è la raccomandazione di non andare in altre abitazioni”.

REGIONI ARANCIONI – In questa categoria rientrano Sicilia e Puglia. Rispetto all’area gialla, è vietato anche spostarsi in entrata e in uscita da una regione all’altra e da un comune all’altro, salvo motivi di lavoro, studio, salute, necessità e per usufruire di servizi e attività non disponibili nel comune di residenza. In queste regioni chiudiamo bar e ristoranti 7 giorni su 7, possono operare per l’asporto fino alle 22. Non ci sono restrizioni per la consegna a domicilio”.

REGIONI ROSSE – A Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. A queste regioni si applicano misure ancora più restrittive. E’ vietato ogni spostamento anche all’interno del proprio comune in qualsiasi orario salvo motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Chiudono i negozi, fatta eccezione per gli alimentari, le farmacie, le parafarmacie, parrucchieri, barbieri e lavanderie. Negli uffici pubblici, lavoro in presenza solo per attività indifferibili. Altrimenti, si va in smart working. La didattica a distanza si estende alla seconda e alla terza media. Nel caso della prima media non abbiamo voluto imporre sacrifici soverchi a studenti che hanno appena iniziato una nuova esperienza, è giusto che possano proseguire. I corsi universitari si svolgeranno a distanza, ed eccezione di quelli di medicina con relativi tirocini. Sono sospese prove scritte per concorsi e prove di abilitazione professionale, con alcune eccezioni. Sono sospese tutte le competizioni sportive, tranne quelle riconosciute di interesse nazionale dal Coni e dal Cip. E’ sospesa ogni attività nei centri sportivi, resta consentita l’attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva individuale. Anche qui per i mezzi di trasporto pubblico, riempimento fino al 50% fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico. Stop alle attività di scommesse, giochi e videogiochi”.

PROVINCE – Nel Dpcm è prevista “in astratto una differenziazione, abbiamo il meccanismo per operare” di aree all’interno delle singole regioni. Ma il criterio di base è legato ad un “meccanismo costruito su base regionale”.

AUTOCERTIFICAZIONE – “E’ collegata ai divieti. I movimenti nelle zone rosse vanno autocertificati a qualsiasi ora del giorno. Il modulo, per giustificare gli spostamenti, è lo stesso già in uso dopo il dpcm del 24 ottobre scorso nelle regioni dove vigevano ordinanze più restrittive delle misure nazionali e quindi dove era stato già disposto il coprifuoco. L’autocertificazione sarà richiesta in caso di controllo dalle forze di polizia per gli spostamenti dalle 22 alle 5 in tutta Italia e per gli spostamenti all’interno e tra zone rosse. Tra le motivazioni che consentiranno gli spostamenti ci sono le comprovate esigenze lavorative; i motivi di salute e altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio.