Banca Ifis, Colombini: “Confermata resilienza e redditività” 

Banca Ifis, Colombini: Confermata resilienza e redditività

Pubblicato il: 06/11/2020 13:20

“E’ troppo presto per discutere di bad bank, per fare una valutazione” in termini di fattibilità, perché una simile struttura “richiede capacità particolari” e perché è difficile “prezzare i prestiti” che sarebbero caricati alla nuova realtà. Lo afferma Luciano Colombini, ad di Banca Ifis, in conference call per presentare i risultati del terzo trimestre.

“Banca Ifis ha confermato la propria resilienza con una redditività in tutti e tre i trimestri del 2020, un risultato che è una conferma del nostro business model, della nostra capacità di coprire settori ‘difficili’ “. Lo afferma Luciano Colombini ammettendo che “lo scenario è ancora incerto e il livello di redditività del quarto dipenderà da una seconda ondata che oggi è difficile da prevedere”. Tuttavia – aggiunge – “mi aspetto che il quarto possa essere in linea con i precedenti”. Colombini si dice anche “positivo” sul portafoglio Commercial & Banking che si attesta a 5 miliardi di euro.

“Vogliamo pagare il dividendo” ai nostri azionisti “se ci sarà possibile farlo: speriamo che la pressione di tutte le banche europee sulla Bce avrà effetto” afferma l’ad di Banca Ifis sottolineando che “pensiamo di essere in condizione di pagare il dividendo perché abbiamo mantenuto la redditività, migliorato il Cet1 e abbiamo una solida posizione in materia di liquidità“. Colombini ha ricordato – fra gli elementi di solidità – la forte quota di prestiti (40-45%) a impiegati pubblici e pensionati e il fatto che “non siamo nel real estate se non con valori residuali”: “la qualità degli asset del nostro leasing è molto buona” ha ricordato.

Sulle prospettive immediate di Banca Ifis “siamo piuttosto prudenti ma rimaniamo ottimisti: la nostra banca ha un business model solido che ci permette di affrontare e superare questa crisi, che ha avuto un impatto limitato sulla nostra redditività” afferma Luciano Colombini, chiudendo la conference call per presentare i risultati del terzo trimestre, in cui si è detto convinto “che il nuovo lockdown sarà migliore di quello sperimentato fra marzo e maggio scorsi“.