Decreto ristori bis, ecco la bozza 

Decreto ristori bis, ecco la bozza

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Pubblicato il: 06/11/2020 20:54

Dl ristori bis, queste le misure previste nella bozza. Stop ai contributi dei datori lavoro privati nelle zone con nuove restrizioni anti-Covid. Arruolamento a tempo determinato di medici e infermieri, nuovo congedo con indennità al 50% per i genitori in caso di chiusura delle scuole secondarie e un fondo per i contributi alle attività nei centri commerciali.

Sospensione del pagamento della seconda rata dell’Imu per gli immobili e le pertinenze delle attività colpite dalle restrizioni del Dpcm anti-Covid nelle aree del territorio nazionale, si legge nella bozza, caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, individuate con ordinanze del Ministro della salute. Slitta ancora, inoltre, l’entrata in vigore delle norme sulla class action. Secondo una bozza del dl Ristori le norme saranno operative dal 20 maggio 2021.

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE – In arrivo, si legge nella bozza, 300 milioni per il trasporto pubblico locale per il 2021. Fino a 100 milioni potranno essere anche usati per i “servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale, destinato anche a studenti, occorrenti nell’anno 2021 per fronteggiare le esigenze di trasporto conseguenti all’attuazione delle misure di contenimento ove i predetti servizi nel periodo precedente alla diffusione del Covid-19 abbiano avuto un riempimento superiore al 50 per cento della capacità”, si legge nella bozza.

STOP ACCONTO ISA NELLE ZONE ROSSE – Sospensione del pagamento dell’acconto Isa nelle zone rosse. Una bozza del dl Ristori Bis prevede l’estensione della proroga del termine di versamento del secondo acconto per i soggetti che applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale indipendentemente dalla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi. Il rinvio degli acconti che devono versare i soggetti Isa (indici sintetici di affidabilità fiscale) viene esteso a tutte le attività con ”domicilio fiscale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto”, individuate con l’ultimo Dpcm. Il versamento del tributo, si legge nella bozza, viene rinviato da questo mese al prossimo anno (30 aprile 2021) e viene eliminato il tetto delle perdite di almeno il 33%.

TERZO SETTORE – Via libera anche al fondo per gli enti del Terzo Settore. “Al fine di far fronte alla crisi economica degli enti”, si legge nella bozza, determinatasi in ragione delle misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, è istituito, nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Fondo straordinario per il sostegno degli enti del Terzo settore per interventi in favore delle organizzazioni di volontariato”, si legge nella bozza.

SOSPENSIONE CONTRIBUTI ZONE PIU’ COLPITE Stop al pagamento dei contributi per i datori di lavoro delle zone colpite dalle nuove restrizioni. Lo prevede una bozza del dl Ristori Bis. Il provvedimento dovrebbe disporre “la sospensione dei versamenti contributivi” previdenziali e assistenziali in favore dei datori di lavoro privati appartenenti ai settori delle zone rosse, arancioni e gialle, colpiti dalle restrizioni per contenere i contagi del Covid.

FONDO RISTORI PER FUTURE RESTRIZIONI – Ci sarà, come anticipato dal premier, un fondo ad hoc, per elargire ristori anche nelle regioni che, nelle prossime settimane, potrebbero ‘retrocedere’ in aree arancioni o rosse, ovvero ad alto rischio. La misura, secondo quanto apprende l’Adnkronos da fonti di governo, consentirà di applicare direttamente le norme contenute nei decreti legge ristori e ristori bis, con decreti ministeriali”, evitando così di vara un decreto legge collegato a ogni nuovo Dpcm.

BONUS BABY SITTER – I genitori lavoratori “hanno diritto a fruire di uno o più bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo complessivo di 1000 euro, da utilizzare per prestazioni effettuate nel periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza”, si legge nella bozza che lo prevede per chi si trova nelle zone rosse.

BAR, GELATERIE E PASTICCERIE – Incremento del 50% dei contributi a fondo perduto per bar, gelaterie e pasticcerie rispetto a quanto ricevuto a luglio. Lo prevede la bozza del dl Ristori Bis. Contributi anche per le attività dei centri commerciali: “Il contributo viene erogato dall’agenzia delle entrate previa presentazione di istanza secondo le modalità disciplinate dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate”, si legge nella bozza.

CATERING, ZOO E PARCHI A TEMA – Dalle rosticcerie agli zoo passando per i bus turistici e i produttori di fuochi d’artifiio. Si allunga la lista delle attività che potranno beneficiare dei rimborsi a fondo perduto del Dl ristori Bis. Secondo una bozza del provvedimento, rosticcerie e internet point avranno un rimborso pari al 50% rispetto a luglio. Avranno rimborsi equivalenti a quelli di luglio i bus turistici, i trasporti lagunari, i lavoratori del settore wedding come fotoreporter e negozi di bomboniere, ma anche le lavanderie e i produttori di fuochi d’artificio. Riceveranno il doppio rispetto al dl Rilancio le attività di catering e banqueting, parchi tematici, musei, biblioteche, orti botanici e zoo.

ESONERO CONTRIBUTI AGRICOLTURA – 340 milioni di euro per garantire, anche per il mese di dicembre, l’esonero del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali delle imprese operanti su tutto il territorio nazionale, appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, comprese le aziende produttrici di vino e di birra. Queste, secondo indiscrezioni che trapelano da fonti governative, le risorse previste nel Dl ristori 2 in approvazione nel Cdm, che si dovrebbe tenere stasera intorno alle 23, subito dopo il preconsiglio.

GIUSTIZIA – “Fuori dai casi di rinnovazione dell’istruzione dibattimentale, per la decisione sugli appelli proposti contro le sentenze di primo grado la corte di appello procede in camera di consiglio senza l’intervento del pubblico ministero e dei difensori, salvo che una delle parti private o il pubblico ministero faccia richiesta di discussione orale o che l’imputato manifesti la volontà di comparire”. E’ quanto prevede una bozza del dl Ristori bis nella parte che concerne le disposizioni per la decisione dei giudizi penali di appello per il periodo di emergenza epidemiologica da Covid-19. Entro il decimo giorno precedente l’udienza, il pubblico ministero formula le sue conclusioni con atto trasmesso alla cancelleria della corte di appello per via telematica o mezzo dei sistemi che saranno resi disponibili e individuati con provvedimento del direttore generale dei sistemi informativi e automatizzati. La cancelleria invia l’atto immediatamente, per via telematica ai difensori delle altre parti che, entro il quinto giorno antecedente l’udienza, possono presentare le conclusioni con atto scritto, trasmesso alla cancelleria della corte d’appello per via telematica. La richiesta di discussione orale è formulata per iscritto dal pubblico ministero o dal difensore entro il termine perentorio di venticinque giorni liberi prima dell’udienza ed è trasmessa alla cancelleria della corte di appello attraverso i canali di comunicazione, notificazione e deposito. Entro lo stesso termine perentorio e con le medesime modalità l’imputato formula, a mezzo del difensore, la richiesta di partecipare all’udienza. Le disposizioni del presente articolo non si applicano nei procedimenti nei quali l’udienza per il giudizio di appello è fissata entro il termine di quindici giorni dall’entrata in vigore del presente decreto. In deroga alla disposizione di cui al comma 4, nei procedimenti nei quali l’udienza è fissata tra il sedicesimo e il trentesimo giorno dall’entrata in vigore del presente decreto, la richiesta di discussione orale o di partecipazione dell’imputato all’udienza è formulata entro il termine perentorio di cinque giorni dall’entrata in vigore del presente decreto.