Covid, Bauli Melegatti e Balocco: “Grande incertezza per vendite Pandoro e Panettone”  

Covid, Bauli Melegatti e Balocco: A Natale grande incertezza per vendite Pandoro e Panettone

Pubblicato il: 07/11/2020 17:41

(di Cristina Armeni) – Quest’anno nessun pronostico su come andranno i consumi dei dolci natalizi, i classici Pandoro e Panettone. Le più grandi industrie dolciarie Bauli, Melegatti e Balocco, interpellate dall’Adnkronos, rispondono all’unisono: “c’è un clima di grande incertezza” e non azzardano previsioni. “L’incubo” più grande per ogni industriale del settore è quello di terminare la campagna con una grande giacenza di magazzino e allora si produce il giusto, senza eccedere.

“Siamo aperti, produciamo e cerchiamo di avere la maggior flessibilità possibile per produrre il giusto e non di più, con un po’ di cautela, dunque, sui prodotti più sicuri” spiega Michele Bauli, presidente del Gruppo Bauli. “Al momento non sappiamo come andranno gli ordini – insiste – ma immaginiamo che saranno inferiori rispetto all’anno scorso. Insomma si vive alla giornata”. Il Natale comunque è determinante per l’azienda di Castel D’Azzano (Verona) che comprende vari marchi: Bauli, Motta, Alemagna, Bistefani, Doria. “Gli incassi natalizi con quelli di Pasqua fanno il 40% delle vendite di un anno”. E si cerca di far tesoro dell’esperienza negativa della Pasqua scorsa, quando sugli scaffali non c’era posto per le uova e le colombe perché la gente chiedeva prodotti essenziali come la farina e il lievito, la pasta, e poco altro. “A Pasqua siamo stati tutti colti alla sprovvista, noi industriali e la Gdo; ora stiamo cercando di gestire al meglio gli spazi nei supermercati”.

Prudenza e attenzione anche in casa Melegatti. “Il Panettone e il Pandoro, che è il nostro prodotto di punta, sono già acquistabili nelle grandi catene di supermercati ma in questo momento c’è un clima di grande incertezza con cui dobbiamo imparare a convivere, senza venire meno alle esigenze del consumatore” afferma Giacomo Spezzapria, amministratore delegato di Melegatti, membro della famiglia Spezzapria (che controlla anche Forgital Group) che nel settembre 2018 ha acquistato lo storico stabilimento dolciario di San Giovanni Lupatoto in provinca di Verona. “Puntiamo a raggiungere come minimo il risultato dello scorso anno e se possibile superarlo” sostiene Giacomo Spezzapria.

“Sarà un Natale timido, anche se lo scenario delle vendite sarà migliore rispetto a Pasqua quando abbiamo vissuto un film dell’orrore. Ora penso che sarà un thriller”. E’ un’ironia amara quella di Alberto Balocco, presidente e ad della Balocco nel descrivere il clima che si respira nella azienda dolciaria di famiglia che ha sede a Fossano in provincia di Cuneo, dove i pesanti effetti della zona rossa si avvertono già all’indomani dell’entrata in vigore. E dunque “cercheremo di limitare le perdite arrivando con meno stock di prodotto, se poi il Natale ripartirà mancherà il prodotto. Non abbiamo la bacchetta magica“. “Stiamo iniziando a frenare la produzione non sapendo cosa succederà” conclude con realismo l’imprenditore.