Usa, oggi alla Corte Suprema il ricorso contro l’Obamacare  

Usa, oggi alla Corte Suprema il ricorso contro l'Obamacare

(Afp)

Pubblicato il: 10/11/2020 09:55

La Corte Suprema degli Stati Uniti oggi ascolta gli argomenti di un nuovo ricorso repubblicano contro l’Obamacare. L’attesa udienza della Corte, in cui dopo la nomina di Amy Coney Barrett i conservatori hanno la netta maggioranza, arriva in un momento di grande tensione politica nel Paese, con il presidente Donald Trump che non riconosce la vittoria elettorale di Joe Biden, che ha ottenuto oltre 74 milioni di voti popolari con una campagna elettorale incentrata anche sulla difesa dell’Obamacare.

La decisione della Corte, comunque, non è prevista prima del prossimo giugno. Gli esperti prevedono che, nello scenario più estremo, la maggioranza dei giudici conservatori potranno abolire completamente la riforma sanitaria varata nel 2010 dall’amministrazione Obama. Un risultato che minaccerebbe la tenuta del sistema sanitario nazionale, ha denunciato l’Associazione dei Medici americani, che rischierebbe di precipitare nel caos proprio nel mezzo dell’epidemia di coronavirus.

La situazione negli Stati Uniti è drasticamente cambiata da quando, lo scorso marzo, la Corte Suprema ha accettato di valutare il nuovo ricorso contro l’Obamacare. Da allora il Paese, come il resto del mondo, è stato investito dalla pandemia di Covid che negli Usa ha infettato oltre 10 milioni di persone.

Intanto, dopo la morte di Ruth Bader Ginsburg, la giudice icona dei progressisti americani, e il blitz con cui Trump e i repubblicani al Senato hanno confermato la giudice Amy Coney Barrett alla vigilia delle elezioni, ora i conservatori possono contare su una maggioranza di sei giudici a 3 all’interno del sommo organismo giuridico americano.Al di là delle tendenze della Corte, i risultati delle elezioni della scorsa settimana indicano che oltre 75 milioni di americani, il numero più alto della storia americana, ha votato per un candidato Biden che promette di difendere l’Obamacare.

E secondo gli exit poll per 8 elettori democratici su 10 la questione della riforma sanitaria è stata quella determinante per decidere il voto. Da anni, Trump ed i repubblicani al Congresso stanno cercando di abrogare la riforma sanitaria di Obama, promettendo un sistema migliore ed impegnandosi a continuare a proteggere le persone con condizioni mediche pregresse

Ma finora non sono stati in grado, nonostante nei primi due anni dell’amministrazione Trump controllassero sia Camera che Senato, di presentare ed approvare un nuovo sistema. Il ricorso che oggi la Corte inizia a valutare è stato presentato da oltre una decina di Stati a guida repubblicana che sostengono che i tagli fiscali approvati nel 2017 dall’amministrazione Trump rende incostituzionale una parte chiave dell’Obamcare, il controverso individual mandate, e quindi si chiede di abrogare tutta la riforma.

La legge varata da Obama infatti prevedeva una penalità fiscale per chi non aveva un’assistenza sanitaria, penalità che è stata abolita dalla riforma fiscale di Trump e quindi – afferma il ricorso dei repubblicani – l’intera struttura dell’Obamacare deve essere abrogata. Anche il dipartimento di Giustizia, a nome dell’amministrazione Trump, sosterrà il ricorso degli Stati chiedendo di abrogare l’intera riforma sanitaria.

La Corte potrebbe comunque rimuovere semplicemente l’individual mandate, che rende obbligatorio l’acquisto di un’assistenza sanitaria, senza però intaccare l’intera struttura dell’Obamacare. In questo caso i tre giudici liberal dovrebbero riuscire a ottenere il sostegno di almeno due giudici conservatori. La Corte finora si è espressa già due volte sull’Obamacare, sempre alla fine respingendo i ricorsi, nel 2012 con una maggioranza di 5 a 4 e nel 2015 di 6 a 3.