Calabria zona rossa, “nominate Strada”: politica in pressing 

Calabria zona rossa, nominate Strada: politica in pressing

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Pubblicato il: 16/11/2020 11:50

Mondo politico in pressing per la nomina di Gino Strada a commissario per la sanità in Calabria, regione diventata zona rossa.

“Anche solo fare il nome di Gino Strada per la Calabria ha già prodotto un piccolo, grande, enorme cambiamento. Politici di schieramenti spesso avversi e giornalisti di testate con linee editoriali opposte, sono per la prima volta uniti: chiedono tutti che il presidente del Consiglio nomini Gino Strada quale Commissario alla Sanità calabrese. Quello di Gino Strada è un nome che unisce. Perché è una persona competente e libera da schemi partitocratici. Perché negli anni è diventato un simbolo di un’Italia che antepone ai profitti i valori. La sua nomina non farebbe gli interessi privati di nessuno. Solo quelli, legittimi perché costituzionalmente da garantire, dei calabresi. Scegliamo la strada dell’unità, scegliamo Gino Strada”, afferma il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra, senatore M5S.

Per la nomina del numero uno di Emergency, anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi, che oggi ha scritto su Facebook: “Ho imparato a conoscere Gino Strada quando lessi un suo libro, giovane studente. L’ho incontrato personalmente da sindaco: l’ho ascoltato, ci ho discusso, l’ho criticato su alcune cose, mi ha fatto emozionare su altre. È un uomo vero. Un dottore vero. Un italiano vero. Se davvero è disponibile a fare il commissario per la sanità in Calabria, il Presidente del Consiglio e il Ministro della Sanità possono fare una sola cosa per rimediare al pasticcio Cotticelli/Zuccatelli: firmare oggi stesso la nomina di Gino Strada a commissario per la sanità in Calabria”. “Accompagnarlo fisicamente a Catanzaro. E dargli tutti i poteri. La sanità calabrese – spiega Renzi – è in condizioni che non si possono raccontare: dare carta bianca a Gino Strada non è la soluzione. Ma è un ottimo inizio. Perché Strada è un uomo che non guarda in faccia nessuno: guarda negli occhi tutti, ma non guarda in faccia nessuno. E per la Calabria c’è bisogno di una persona così. Subito”.

“La nomina di Gino Strada quale commissario straordinario alla sanità calabrese – afferma quindi il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo misto in una nota stampa – sarebbe una scelta di qualità e costituirebbe un segnale forte di discontinuità con il passato. Il mio appello è rivolto al ministro alla Salute e al presidente del Consiglio affinché si faccia presto. Sulla sanità in Calabria si sono costruite carriere politiche, si sono compiuti omicidi, si è arricchito quel ceto imprenditoriale-politico-mafioso che ha distrutto questa bellissima regione. Conosco Gino Strada da una vita e vi assicuro che mettere insieme un’organizzazione di medicina d’emergenza nei paesi in guerra, nei paesi poveri dove non esistono ospedali e aver partecipato in prima persona alla sconfitta di Ebola, fanno di lui e di Emergency il fiore all’occhiello delle Ong del nostro Paese. Gino Strada sarebbe un eccellente commissario straordinario alla sanità calabrese”.

“L’ho detto subito e oggi lo ripeto. La nomina in Calabria di Zuccatelli è un errore a cui si sarebbe dovuto porre rimedio”, le parole del portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. “Ora scopriamo – prosegue il parlamentare di Leu – che Gino Strada ha dato la sua disponibilità chiedendo una cosa semplice semplice: di non essere oggetto di un’operazione di facciata e di avere un mandato chiaro. Cosa aspetta il governo? – conclude Fratoianni – Lo nomini subito”.

“Se il Governo lasciasse cadere la disponibilità di Gino Strada a dare una mano in questa situazione così difficile, e in una regione difficile come la Calabria, commetterebbe un errore gravissimo. Il presidente del Consiglio Conte dia seguito alla sua chiamata di una settimana fa e nomini subito Strada commissario con piena libertà di azione”, sottolinea su Facebook il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi.

“Per capire la qualità e l’impegno – prosegue Anzaldi – che Strada metterebbe nell’incarico, basta ricordare una frase pubblicata sul suo libro ‘Pappagalli verdi’: ‘Promettere costa poco, si dice, se poi non si mantiene l’impegno. E non farlo? Costa ancor meno, praticamente niente, basta girarsi dall’altra parte. Una promessa è un impegno, è il mettersi ancora in corsa, è il non sedersi su quel che si è fatto. Dà nuove responsabilità, obbliga a cercare, a trovare nuove energie’”.