Coronavirus: Zanni (comuni bresciani),’fuori da zona rossa se dati lo dimostrano’  

Zanni: ''comuni bresciani fuori da regole zona rossa''

Pubblicato il: 18/11/2020 14:14

Fuori dalle regole della zona rossa del coronavirus se i dati dimostreranno una situazione diversa da quella di altre province e regioni colpite dalla pandemia covid 19. A pochi giorni dal termine dei 15 giorni previsti dal dpcm che ha fatto piombare la Lombardia nella situazione di lockdown più stringente, l’Associazione dei comuni bresciani invita il ministro della Salute Roberto Speranza e il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, a rispettare quanto previsto nel dpcm e cioè a differenziare tra zone anche su base subregionale. ”Abbiamo già scritto una volta a Speranza e a Fontana dice – all’Adnkronos- il presidente dell’associazione comuni bresciani Gabriele Zanni– perchè si rispettasse quanto previsto dal dpcm, purtroppo con esito negativo. Non siamo irresponsabili o negazionisti, ma siamo pronti a valutare altre iniziative se non sarà rispettato quanto stabilito”.

Zanni spiega che in oggi in Italia i numeri della provincia di Brescia su pandemia e coronavirus ”non sono gli stessi di Varese, Como, Monza o Milano. Noi non diciamo per forza fuori dalla zona rossa, diciamo di valutare con oggettività i dati del contagio e se le regole per gli spostamenti possono cambiare. Se poi i dati della pandemia ci diranno che dobbiamo restare nella zona rossa, nella zona di massimo, rischio bene, la salute è importante, va tutelata e siamo i primi a dirlo. Ma se i dati racconteranno una situazione diversa, da zona arancione con le regole diverse per gli spostamenti, allora dovremo essere inseriti in una zona con un livello inferiore”.

Quello che il primo cittadino di Palazzolo sull’Oglio e presidente dell’Acb chiede è il rispetto dell’articolo 3 comma 2 del dpcm firmato il 3/11/2020: ”Con ordinanza del Ministro della salute adottata ai sensi del comma 1, d’intesa con il presidente della Regione interessata, può essere prevista, in relazione a specifiche parti del territorio regionale, in ragione dell’andamento del rischio epidemiologico l’esenzione dell’applicazione delle misure di cui al comma 4”. Certo secondo Zanni i dati vanno inseriti in modo oggettivo: ”non si possono davvero conteggiare le persone malate che arrivano da altre province o da fuori Regione per dire siamo zona rossa perchè stanno aumentando le terapie intensive. Massima solidarietà a chi è nel momento del bisogno, ma non si può punire il comportamento responsabile dei cittadini del territorio bresciano dicendo che il lockdown va continuato, che la zona rossa con le sue regole resta e questo solamente perchè forniscono solidarietà. Questi dati vanno scorporati”.