Governo, Di Maio: “Discutere ingresso Forza Italia non ha senso” 

Governo, Di Maio: Discutere ingresso Forza Italia non ha senso

Foto Fotogramma

Pubblicato il: 19/11/2020 09:52

“Non ci sono problemi di maggioranza. Secondo me, discutere di un ingresso di Forza Italia in maggioranza non ha senso. Io rispetto tutti ma il M5S e Berlusconi sono due mondi diversi”. A dichiararlo, intervenendo su Radio Anch’io, è stato il ministro degli Esteri Luigi di Maio.

Quanto al fronte ‘anti-Recovery Fund’, Di Maio fa notare che “anche altre volte abbiamo avuto dei paesi dell’Unione Europea che hanno bloccato dei processi e poi alla fine hanno dovuto trovare un compromesso. Ricorderete l’Olanda questa estate. Perché Polonia, Ungheria, Slovenia hanno troppo da perdere a bloccare tutto un procedimento vitale per l’intera Unione Europea. Io credo che un compromesso sarà trovato”.

“Noi dobbiamo il prima possibile eliminare questo diritto di veto”, dice il ministro riferendosi al veto legato alle richieste in materia di rispetto dello stato di diritto. “Non è possibile – dice – che l’Italia, che aspetta 209 miliardi di euro per investire su imprenditori, artigiani, famiglie, disoccupati e giovani, debba essere ostaggio di tre paesi che tra l’altro ricevono tantissimi fondi europei”.

Sul fronte interno, secondo Di Maio “è arrivato il momento di riportare in Consiglio dei Ministri il tema della revoca delle concessioni autostradali ai Benetton, dopo le ultime intercettazioni telefoniche”. “Voi ricorderete che subito dopo l’estate avevamo provato a fare un accordo con Atlantia, quell’accordo i Benetton non lo stanno seguendo come lo avevano sottoscritto -osserva-. Probabilmente adesso il M5S, che ha nel suo Dna i temi della giustizia sociale, deve portare in Consiglio dei ministri quel tema e decidere il da farsi”. Questo va fatto “il prima possibile perché la situazione della trattativa in questo momento non mi pare stia andando avanti”.

“E poi – prosegue – più andiamo avanti, più i cittadini ci dicono,’ ma come fate a trattare con quelli lì che non vi ascoltano’, e hanno ragione: è il momento di chiudere una volta per tutte quel processo che è iniziato con la caduta del ponte Morandi”.