Ilaria Capua: “Pandemia cigno nero, vaccini da soli non bastano” 

Ilaria Capua: Pandemia cigno nero, vaccini da soli non bastano

(Adnkronos)

Pubblicato il: 22/11/2020 16:27

“Questa pandemia di coronavirus è un cigno nero, ha caratteristiche uniche e mi auguro non ripetibili. Ci dice chiaramente che non siamo in grado di sostenere un’altra pandemia”. Sono le parole di Ilaria Capua, direttrice dell’UF One Health Center, che a Focus Live interviene sull’emergenza coronavirus.

Una pandemia, di per sè, non è una sorpresa. “Il coronavirus era in pole position, era uno dei più gettonati. Ci aspettavamo una pandemia influenzale, per la quale siamo preparati. Questa pandemia da coronavirus ha caratteristiche uniche, la più importante è che ha trovato una popolazione totalmente scoperta dal punto di vista immunitario. Non c’era un soggetto homo sapiens dotato di anticorpi: è stato come un incendio in un pagliaio”, afferma la scienziata. Si rischia un ritorno del virus tra gli animali e un rimbalzo tra gli umani? “E’ un fenomeno naturale. Il virus si sta affacciando e vede quali specie gli interessano. Con l’homo sapiens è andato a nozze. Il mio gruppo è stato il primo a dire che questo virus potrebbe provocare una pandemia e una panzozia, con la circolazione contemporanea in più specie animali, compreso l’uomo. E’ un cigno nero perché si sono verificate convergenze uniche: un virus in grado di infettare l’homo sapiens, si è diffuso in un mercato umido in una megalopoli, ha viaggiato sugli aerei. E’ stata una tempesta perfetta, con una serie di elementi che hanno permesso al virus di diventare pandemico”.

“Non escludo che i coronavirus che circolano nell’uomo sotto forma di raffreddore, cento o duecento anni fa, siano arrivati da un pipistrello entrato a contatto con l’uomo. All’epoca non c’erano i movimenti odierni e magari quel coronavirus ha impiegato cento anni a fare il giro del mondo, perdendo virulenza. Spero che questo nuovo coronavirus tra 5-10 anni diventi il nuovo virus del raffreddore”, dice ancora.

L’emergenza attuale “ci dice chiaramente che non siamo in grado di sostenere un’altra pandemia. Da questa pandemia dobbiamo imparare per preparare in fretta un sistema più resiliente. Ci vuole poco perché un’epidemia diventi una pandemia: noi dobbiamo assolutamente riprogettare i nostri sistemi”.

“Ho sempre detto che i vaccini non ci tireranno fuori da soli da questa situazione. Vanno messi in campo per ridurre l’impatto di questa emergenza, forse arriveranno alla fine dell’inverno. I vaccini non sono magici, ci potrebbe volere un mese per raggiungere l’immunità”, afferma ancora. “Bisogna rispettare e non far finta che non esista. Bisogna combatterlo con il buon senso: noi, a Natale, saremo al massimo in 3”.