‘Le mamme e le scale’, lo spot contro la violenza sulle donne 

Tsn, ASviS e Anmil uniti nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Da anni Tulipani di Seta Nera, attraverso il cinema, ha lo scopo di abbattere gli stereotipi e pregiudizi alla base di problemi e disuguaglianze sociali. Con la collaborazione di ASviS e Anmil, e di uno spot realizzato dal regista Riccardo Trentadue dal nome ‘Le mamme e le scale’. Protagonista un bambino che racconta le violenze subite dalla madre attraverso la sua stessa voce. Uno spot che ha come scopo quello di arrivare al cuore della gente. Tsn partecipa attivamente alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne nel progetto chiaro di proteggere le fragilità presenti nella società civile, le donne sono forti ma i comportamenti violenti e criminali, contro la loro tenerezza e sensibilità, offendono il loro prestigio.

Anche i dati Istat dimostrano che ”il radicamento degli stereotipi sui ruoli di genere, da una parte, e l’atteggiamento verso i comportamenti violenti, dall’altra, sono le chiavi di lettura per comprendere il contesto culturale in cui le relazioni violente trovano genesi e giustificazione”. Molto diffuse, nella nostra società sono infatti le idee che concepiscono il lavoro più importante per gli uomini (32,5%), che essi siano inadatti alle faccende domestiche (31,5%), unici responsabili nel provvedere alle necessità finanziarie della famiglia (27,9%), alle decisioni importanti che la riguardano (8,8%) o addirittura autorizzati a controllare cellulari e social network delle compagne (80,6%).2

Un percorso di studio e un lavoro indipendente, come l’affermazione personale nella famiglia, quanto nella società, sono tra i mezzi che invece permettono alle donne di liberarsi da questa mentalità e danno loro maggiori opportunità, non solo di evitare di diventare oggetto di maltrattamenti, ma anche di denunciare i propri aggressori senza paura di restare sole ed economicamente marginalizzate. Positiva è la percentuale che, in Italia, indica il grado di istruzione superiore femminile, soprattutto rispetto a quello maschile (64,5% contro 59,8%)3 e, in relazione a questo, anche rispetto alla media Ue.

Si ha però ancora tanta strada da fare dal punto di vista lavorativo, dove il tasso del divario di genere (nel II trimestre 2020 è il 48,4% contro il 66,6% maschile) è più marcato rispetto alla media Ue (61,7% contro 72,1%), il che rende il nostro Paese penultimo in Europa.4 Promuovere e sensibilizzare hanno quindi un ruolo fondamentale, che viene portato avanti dal festival dell’audiovisivo breve sociale Tsn e dai suoi partner attraverso una delle forme di comunicazione più immediate: la settima arte, attraverso cortometraggi, documentari e videoclip.

I fini sono diversi: informare il grande pubblico, educare al rispetto del prossimo anche i più giovani, sradicare i pregiudizi e gli stereotipi, ma anche essere vicini alle donne che subiscono questo tipo di violenza e aiutarle a superare la loro difficile situazione, facendo loro comprendere che non sono sole e possono trovare aiuto. Come dimostra l’imponente aumento delle chiamate ai numeri antiviolenza, durante i mesi del lockdown (73% in più rispetto al 2019), motivato anche e soprattutto dalle numerose campagne di sensibilizzazione messe in atto.