Spadafora: “Spero l’attività sportiva possa ripartire a gennaio” 

Spadafora: Spero l'attività sportiva possa ripartire a gennaio

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Pubblicato il: 25/11/2020 13:24

“Se le cose a dicembre andranno meglio” con il Covid “come tutti ci auguriamo, per tutto il Paese, spero davvero che poi a gennaio si possa ripartire anche con l’attività sportiva“. Lo ha detto il ministro per lo Sport e le Politiche giovanili Vincenzo Spadafora, in una videoconferenza stampa dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri di cinque dei sei decreti di riforma dello sport. “In assenza del decreto 1 restano le competenze attuali di ciascun ente sportivo, innanzitutto il Coni, ma resta un problema da risolvere. Se da un lato non è intaccata la funzionalità del Coni, ma c’è da attribuire la piena autonomia del Coni su cui il Cio ci ha richiamato”.

RIFORMA – “La riforma è fatta. E’ tanto importante che introduce norme tanto attese che renderanno ancora più moderno il sistema sportivo”. “Il percorso è stato molto complesso, iniziato con una maggioranza diversa. Per questo ringrazio tutte le forze politiche che hanno dovuto fare un lavoro complesso e difficile per una mediazione su posizioni di partenza che a volte erano anche molto diverse”, ha aggiunto Spadafora. “La riforma dello sport vara il professionismo femminile, tema che andava superato nella società italiana. Attualmente tutto si svolge nel settore dilettantistico, mentre in futuro ci sarà la totale equiparazione con il settore maschile, anche dal punto di vista giuslavoristico e previdenziale”.

MANDATI – “Il limite dei mandati? Io rispetto tutti i presidenti anche chi sta li da 30 anni, ma c’è la necessità di discontinuità, di qualificare il proprio impegno e la capacità di poter far crescere una nuova classe dirigente. Se non c’è nessuno che può sostituirli significa che non hanno lavorato bene per il futuro della loro federazione”. “I presidenti di federazione sono comunque all’ultimo loro mandato, c’è una norma già esistente dei tre mandati. C’era la norma transitoria per ricandidarsi, ma alla fine del prossimo giro ci dovranno essere necessariamente dei cambiamenti” conclude Spadafora.