Nuovo dl Ristori, nodo soglia perdite: pressing M5S per allargare platea 

Nuovo dl Ristori, nodo soglia perdite: pressing M5S per allargare platea

(Foto Fotogramma)

Pubblicato il: 26/11/2020 18:46

Il decreto Ristori quater al centro delle trattative della maggioranza. Sul tavolo il nodo della soglia delle perdite come riferimento per i sostegni e rinvii tributari per le categorie escluse dalla triade di decreti approvati nelle ultime settimane.

Dopo il via libera del Parlamento allo scostamento di bilancio da 8 miliardi per finanziare le coperture, la maggioranza batte cassa allungando i tempi per l’approvazione del dl. Il provvedimento, atteso al varo a stretto giro di posta con l’autorizzazione delle Camere per non arrivare a ridosso della data limite per il rinvio delle scadenze tributarie del 30 novembre, è ancora al centro del negoziato politico e potrebbe approdare in Consiglio dei ministri in extremis domenica pomeriggio 29 novembre.

Sulla questione della platea e dei parametri per i nuovi ristori è serrato il confronto tra il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e i capigruppo della maggioranza. In pressing per estendere gli aiuti a tutte quelle categorie che non ricevono nulla dal decreto Rilancio di maggio il Movimento 5 Stelle. “Grazie allo scostamento di bilancio di oggi, che vale 8 miliardi, è doveroso andare a finanziare con ristori a fondo perduto anche professionisti, autonomi e partite Iva, comprendendo inoltre quelle attività produttive che sono rimaste formalmente aperte ma hanno scontato nei loro bilanci la chiusura di altre attività di cui erano fornitrici”, affermano in una nota i deputati M5S delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera.

“L’intervento di sostegno deve poi estendersi al lato fiscale, con un congelamento della riscossione 2020. Il Ristori quater dovrà mettere al centro le partite Iva e i contribuenti’, aggiungono nella nota i deputati pentastellati delle commissioni Bilancio e Finanze di Montecitorio. E sempre dal fronte pentastellato arriva la richiesta con il capogruppo della commissione Finanze al Senato Emiliano Fenu di uniformare al 33% il tetto delle perdite da usare come parametro per le proroghe fiscali del Quater.

Il Mef lavora ad un anticipo di ristori per le partite Iva. Gli 8 mld andranno principalmente al rinvio delle “scadenze fiscali previste da 30 novembre in avanti” e fino alla fine dell’anno, ha spiegato il viceministro dell’Economia Antonio Misiani, elencando i balzelli da prorogare: secondo acconto Irpef, Ires e Irap; i versamenti dell’Iva, dei contributi e delle ritenute, “privilegiando chi subisce dei significativi cali di fatturato perché abbiamo il dovere di essere selettivi”.

Un pacchetto più organico è in programma per il 2021. “E’ evidente – ha detto Misiani – che in prospettiva, dobbiamo immaginare un meccanismo più generale di sostegno al mondo del lavoro autonomo, pmi, liberi professionisti, partite Iva, che guardi quello che è successo effettivamente in questi mesi. Lo sapremo da gennaio e prevede una forma di sostegno significativa su un pezzo cruciale del mondo del lavoro italiano che non ha cassa integrazione o altri strumenti di protezione sociale che tutelano il lavoro dipendente”.