M5S, il ‘giallo’ della scheda anti-Mes poi contrordine  

M5S, il 'giallo' della scheda anti-Mes poi contrordine

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Pubblicato il: 27/11/2020 20:14

C’è un piccolo giallo in casa 5 Stelle mentre entra nel vivo il dibattito politico sulla riforma del Mes, in vista del Consiglio europeo di dicembre. E riguarda una mail, inoltrata oggi dalla comunicazione pentastellata ai deputati, contenente una scheda dal titolo ‘La riforma del Meccanismo europeo di stabilità – Novità ed elementi critici’, dove viene ribadito il no del M5S al Mes. Subito dopo l’invio però arriva il dietrofront dello staff, che con una nuova mail chiede “cortesemente” ai parlamentari “di non prendere in considerazione l’allegato” in quanto “vi è stato un errore nell’inoltro della email”. Perplessi, nelle chat, gli eletti grillini, i quali si domandano come mai la scheda sia stata disconosciuta dalla comunicazione, tra commenti che arrivano a sfiorare il complottismo.

Il documento, visionato dall’Adnkronos, è datato 27 novembre e si apre con questa premessa: “Il Mes non è lo strumento adatto a superare questa crisi e lo abbiamo dimostrato argomenti alla mano, anche perché oggi l’Italia si finanzia sui mercati a tassi di interesse molto bassi, addirittura negativi sui titoli di Stato con scadenza inferiore ai 5 anni”. Sulla riforma del Mes, “che è in discussione da tempo in Europa, abbiamo allo stesso modo evidenziato le nostre forti perplessità a suo tempo e ora aspettiamo le audizioni del Ministro dell’Economia Gualtieri nelle commissioni Bilancio, Finanze e Politiche Ue di Camera e Senato e poi le comunicazioni del Presidente Conte in vista del Consiglio Europeo del 9-10 dicembre”. “In ogni caso”, si legge ancora, “va chiarito che l’Italia non accederà al Mes con il MoVimento 5 Stelle al governo”.

Nel testo viene analizzato il funzionamento del Mes oggi e le novità della riforma rispetto al Trattato originario: “Il confine tra liquidità ‘precauzionale’ e liquidità ‘rafforzata’ diventa più netto”, prosegue la scheda. “Si viene a configurare più nettamente che in passato un’eurozona a due velocità. Un gruppo che può accedere alla liquidità ‘precauzionale’ (senza peraltro dover più sottoscrivere il memorandum of understanding, altra novità) e un gruppo che non può accedervi”. La critica politica che viene mossa è che il nuovo Mes, “in definitiva, potrà servire da ulteriore arma contrattuale per la Commissione Europea e i Paesi del Centro-Nord Europa nei confronti dei governi dei Paesi meridionali”.