Maltempo Veneto, appello Zaia: “Non andate in montagna” 

Maltempo Veneto, appello Zaia: Non andate in montagna

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Pubblicato il: 07/12/2020 14:15

“Non andate in montagna”. E’ l’appello che Luca Zaia, governatore del Veneto, rivolge ai cittadini della regione flagellata dal maltempo. “Faccio appello a tutti i cittadini: non andate in montagna, nel bellunese per non intralciare il lavoro degli operatori. Andateci solo se avete estrema necessità. Altrimenti, lasciate libere le strade della montagna”, dice nel corso del punto stampa dalla sede della Protezione Civile di Marghera.”E non escludo di fare anche un’ordinanza per evitare questo ‘turismo del macabro’, di cui non abbiamo bisogno – ha ammonito-. Ci sono frane, massi che ostruiscono le strade, dovremo anche usare la dinamite per liberarle, e gli operatori devono poter lavorare in sicurezza”, ha spiegato.

“In Veneto in queste ultime ore abbiamo vissuto una tragedia non da poco, è stato terribile vedere tutta quell’acqua. Ha piovuto di più del 2010 con la tempesta Vaia”, ha poi sottolineato il governatore: “Ieri sono caduti 624 millimetri contro i 589 di dieci anni fa: ma hanno funzionato le opere che abbiamo realizzato in questi anni – ha spiegato -. Nel vicentino ha funzionato il bacino di Caldogno voluto dalla Regione, e Vicenza non è andata sotto acqua perché abbiamo fatto le opere. Erano da 80 anni che non venivano fatte. E’ stata un’opera ciclopica”.

“Nel 2010 abbiamo avuto 10.040 richieste di risarcimento. Oltre 250 comuni erano paralizzati perché sott’acqua. Stavolta non è andata così, perché abbiamo investito nel dissesto, e ciò sta a dimostrazione che le opere contro il dissesto idrogeologico salvano le persone e tutelano le comunità e l’economia!”, ha sottolineato Zaia.

“Nel 2010 – ha stimato – con la tempesta Vaia abbiamo avuto più di un miliardo di euro di danni, qui a spanne siamo già sul mezzo miliardo di danni. Ho già dichiarato lo stato di crisi aperto, man mano si possono aggiungere altri Comuni colpiti”. Il presidente del Veneto ha spiegato che “ci sarà poi una dichiarazione cumulativa degli stati di crisi fatti dalle varie regioni”, e ha quindi tenuto a sottolineare che “E’ importante dire ai cittadini che il loro riferimento, per presentare le richieste di ristoro dei danni è il sindaco”.