Processo Gregoretti, ecco i tweet di Conte e Toninelli agli atti  

Processo Gregoretti, ecco i tweet di Conte e Toninelli agli atti

Pubblicato il: 12/12/2020 17:55

dall’inviata Elvira Terranova

“Anche la Corte di Strasburgo dà ragione al Governo e torto a Sea Watch. Dobbiamo garantire ai migranti viveri, cure e assistenza adeguata. Ed è quello che stiamo facendo. Ma non abbiamo obblighi sullo sbarco. E non li faremo sbarcare finché la Ue non batte un colpo. Avanti così”. E’ il 29 gennaio del 2019 e l’allora ministro dei Trasporti Danilo Toninelli scrive questo tweet, dopo l’ennesimo braccio di ferro con la nave Sea watch con a bordo centinaia di migranti. Il post, insieme ad altri ‘cinguettii’ dell’ex ministro che oggi è stato ascoltato all’udienza preliminare sul caso Gregoretti all’aula bunker Bicocca di Catania, è stato prodotto, come apprende l’Adnkronos, dalla difesa di Salvini, l’avvocato Giulia Bongiorno, in udienza. Sono una decina di tweet e interviste rilasciate da Toninelli quando era ministro dei Trasporti. Prodotto anche un post del premier Giuseppe Conte.

Oggi, nel corso della sua deposizione, come ha poi spiegato la stessa Bongiorno in conferenza stampa, Toninelli avrebbe espresso “molti non ricordo” soprattutto sulla vicenda di un’altra nave, la ong spagnola Open Arms. “Sono stata molto imbarazzata dai suoi non ricordo”, ha detto Bongiorno. Oggi Toninelli non avrebbe ricordato, tra l’altro, alcuni singoli casi di sbarco “perché erano tutti diversi”. E di “non avere avuto ruoli nei divieti di sbarco”. Ma l’avvocato Bongiorno ha mostrato a Toninelli i tweet prodotti dalla difesa. Eccoli: “C’è qualcuno che favorisce la partenza dei barconi della morte, ma il governo del cambiamento non è più disposto ad accettare questo stato di cose. L’Olanda conosceva da subito i reali intendimenti della Sea watch”, scrive Toninelli il 26 gennaio del 2019, parlando ancora della nave Sea watch. In questo modo la difesa vuole dimostrate che le scelte dell’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini erano condivisi con tutto il governo, tra cui, appunto, l’ex ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.

Il 30 gennaio 2019 un altro tweet di Toninelli, sempre agli atti del procedimento a carico di Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona per la nave Gregoretti. “L’Ue ha ceduto e i migranti della Sea watch saranno distribuiti in sette diversi paesi tra cui la Francia, Lussemburgo e Germania. Ingranata la marcia giusta verso equa ripartizione di responsabilità. L’Italia torna ad alzare la testa in Europa”. Andando indietro nel tempo c’è un altro tweet di Toninelli prodotto dalla difesa di Salvini: “Da alcune ore c’è una imbarcazione con 450 persone a bordo che naviga nel Sar maltese – scriveva – Per la legge del mare è Malta che deve inviare proprie navi e aprire il porto. La nostra Guardia costiera potrà agire se serve in supporto ma Malta faccia subito il suo dovere”. Era il 13 luglio 2018.

Agli atti anche un post del premier Giuseppe Conte. Siamo al 14 luglio del 2018 quando il presidente del Consiglio, nel Governo Conte 1, scriveva su Twitter: “Francia e Malta prenderanno rispettivamente 50 dei 450 migranti trasbordati sulle due navi militari, a breve arriveranno anche le adesioni di altri paesi europei” “E’ un risultato importante – scriveva il premier – ottenuto dopo una giornata di scambi telefonici e scritti che ho avuto con tutti i 27 leader europei. Finalmente l’Italia inizia a essere ascoltata davvero”. E posta anche la lettera inviata ai capi di Stato e di governo dei 27 paesi del Consiglio europeo. Quello stesso giorno, il 14 luglio 2018, Toninelli si complimenta con Conte e scrive su Twitter: “Su migranti più risultati in 45 giorni che in tanti anni. Complimenti a Conte. Il governo del cambiamento sta ribaltando gli schemi. Con questa riconquistata credibilità internazionale l’Italia non rimarrà più sola”.

Un altro tweet è del 15 agosto 2019 quando Toninelli scrive: “Avevo già firmato a suo tempo il decreto di Salvini che vietava l’ingresso, il transito e la sosta della Open Arms in acque italiane. Avevo firmato anche stavolta per ribadire che chi non rispetta il diritto del mare non può sbarcare in Italia. Quel decreto è stato bocciato dal Tar ed emetterne un altro identico per farselo bocciare di nuovo dal Tar dopo 5 minuti. E a differenza di Salvini che cerca solo il consenso facile noi agiamo con senso di Stato e concretezza”.

Il 20 agosto Toninelli, nel pieno della crisi con Salvini, scrive: “Stiamo lavorando ancora per sbloccare al più presto la situazione della Open Arms. C’è un dato politico importante da registrare: mentre in precedenza gli altri paesi europei prima dello sbarco davano la disponibilità ad accogliere una parte di migranti, ora invece ci dicono prima di sbarcarli a Lampedusa e poi si vedrà. Stanno ricominciando a voltarci le spalle e questo ha un unico responsabile: Matteo Salvini che ha indebolito il governo e di conseguenza la nostra posizione in Europa”.

Tornando invece indietro nel tempo, l’11 giugno 2018, i toni erano totalmente diversi, di condivisione con Salvini. Ecco un altro tweet di Toninelli prodotto dalla difesa dell’ex vicepremier: “Ringraziamo la Spagna e il premier Sanchez che hanno deciso di accogliere la nave Aquarius. E’ il segno di un nuovo vento di solidarietà e condivisione che spira in Europa su questa emergenza. Ci siamo insediati da pochi giorni e la musica sta già cambiando”. E cita persino Salvini: “Con i ministri Moavero e Salvini porteremo in Europa il tema della cooperazione”.

Poi, un anno dopo, dopo il Papeete, la musica cambia. Il 20 agosto 2019 un altro tweet in cui Toninelli scrive: “Grazie alle nostre interlocuzioni in questi giorni la Spagna ha annunciato l’invio di una propria nave militare per trasportare migranti della Open Arms sulle coste iberiche. Bene una buona notizia, frutto del nostro lavoro, volto a far sì che gli altri paesi europei non si voltino dall’altra parte ma gestiscano collegialmente, insieme all’Italia, il fenomeno migratorio”.

E oggi, in una aula bunker al gelo per l’assenza di riscaldamento, come ha più volte sottolineato lo stesso Salvini più tardi in conferenza stampa, Toninelli e Salvini, gli ex alleati si sono rivisti, ma stavolta su posizioni opposte.