Governo, Rosato: “Andare avanti? Speriamo, vedremo con Conte” 

Governo, Rosato: Andare avanti? Speriamo, vedremo con Conte

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Pubblicato il: 15/12/2020 14:43

“Noi avevamo fatto delle domande e detto alcune cose in aula, queste cose le ripeteremo a Conte con spirito costruttivo. Se le risposte saranno soddisfacenti per entrambi andremo avanti a lavorare, ma non possiamo continuare a pensare che dobbiamo sopravvivere”. Lo dice Ettore Rosato di Italia Viva a Un Giorno da Pecora su Radio Rai Uno, che spiega: “Noi speriamo che ci sia modo per andare avanti, non per rompere i rapporti. Dopodiché vedremo cosa succede quando ci incontriamo…”, sottolinea.

Rosato quindi avverte: “Le nostre ministre sono pronte a dimettersi? Sì. E magari questa è una buona notizia per chi pensa che siamo d’intralcio. A Palazzo Chigi qualcuno lo pensa…”. Chi lo pensa, il premier Conte? “Evidentemente sì e questo è il chiarimento che dobbiamo fare”.

“La Bellanova lo aveva detto a Conte già qualche giorno fa che non ci sarebbe stata, il presidente del Consiglio lo sapeva, ci sarà stato un fraintendimento”, ha spiegato poi Rosato sull’incontro di oggi slittato. Con il premier Giuseppe Conte, aggiunge, “ci vedremo domani sera o giovedì“. Il documento che presenteremo” al premier sarà “un contributo sul Recovery. Oggi ancora non abbiamo il dettaglio dei 60 progetti finanziati. In un sistema democratico credo ci sia bisogno di maggior trasparenza e lealtà”, continua. “Il nostro auspicio è di fare bene le cose e sicuramente per fare bene le cose la prima questione è che queste 10 Finanziarie che abbiamo da spendere, vengano spese con criterio e con giudizio. E con una collegialità di scelte: Conte non può decidere da solo“, sottolinea l’esponente Iv, aggiungendo: “Il mio dispiacere è che gli altri partiti non abbiano obiezioni su questo. Se loro pensano di poter appaltare la loro funzione politica a Conte, noi non siamo d’accordo”.

“Non sono stupito da incontri di ieri. Sono convinto che il Pd – ha continuato Rosato – in particolare appalti a noi la parte di essere dialettici all’interno del governo. Qualcuno deve far la parte del cattivo e tocca sempre a noi”.