Coronavirus, Manfredi: “Per affrontare crisi organizzazione e programmazione” 

Coronavirus, Manfredi: Per affrontare crisi organizzazione e programmazione

Gaetano Manfredi (Fotogramma)

Pubblicato il: 21/12/2020 18:08

“Quello che ci aspetta sarà un anno molto particolare per le sfide che attendono il Paese, ma se parliamo di transizione energetica e ambientale e di collasso di un certo modello di sviluppo economico, il processo era già in corso prima della pandemia. La grande complessità è che dovremo affrontare una ricostruzione e il vero problema è che la trasformazione che stiamo vivendo è una trasformazione sistemica e dunque non si può affrontare senza avere una visione globale”. Lo ha detto Gaetano Manfredi, ministro dell’Università e della Ricerca, intervendo al digital talk ‘Questo tempo nuovo – La società e l’economia in un mondo che cambia’, organizzato da Consenso Europa, società di Public affair e comunicazione strategica del Gruppo Hdrà.

“Ora è il momento di affrontare questo momento con un’azione che sia di sistema e che richiede organizzazione e programmazione, due parole non proprio popolari in Italia”, ha sottolineato Manfredi.

“Oggi viviamo una grande cambiamento dei modi in cui si fa ricerca -ha aggiunto il ministro- e la velocità con cui le scoperte delle nuove tecnologie arrivano ai mercati è molto elevata: basti pensare all’esempio del vaccino per coronavirus che parte dalla tecnologia di mRna messaggero (che fino a poco tempo fa quasi non esisteva) che in 9 mesi ha prodotto un vaccino che tutti si faranno. E questa velocità caratterizza molti ambiti, non solo la ricerca scientifica”.

“Prima le aziende andavano a cercare la ricerca attraverso l’attivazione di spin off universitari, oggi siamo in una fase più avanzata e dobbiamo portare le aziende dentro la ricerca, con un partenariato che serva anche per la formazione avanzata. Dobbiamo costruire ambienti fisici e virtuali in cui tutti i vari soggetti pubblici e privati che producono conoscenza e innovazione stiano insieme”, ha auspicato Manfredi.

“E’ la base del Recovery Fund: mettere insieme -ha aggiunto il ministro-soggetti per vincere le sfide e lo dobbiamo fare come Europa perché questa non è una sfida tra Paesi ma tra continenti. L’Italia deve essere seduta al tavolo di quelli che decidono e lo dobbiamo saper fare con le regole del futuro”.

“L’innovazione tecnologica non governata -ha concluso il ministro- è un fenomeno fortemente asimmetrico, crea disuguaglianza per lo più generazionale. E se non mettiamo in campo politiche di reskilling e upskilling pezzi di forza lavoro saranno espulsi dal mercato e difficilmente si potranno recuperare”, ha concluso.