**Vela: Ettorre (Fiv), ‘in Nuova Zelanda spettacolo pazzesco, ci divertiremo per mesi’** 

Le prime regate di America's Cup spettacolo pazzesco, ci divertiremo per mesi

Pubblicato il: 21/12/2020 13:33

In Nuova Zelanda, durante questi quattro giorni di “amichevoli” di Coppa America tra i quattro equipaggi in campo, Defender compreso, “abbiamo visto uno spettacolo pazzesco: sono convinto che ci divertiremo molto nei prossimi mesi”. Il presidente della Federvela, Francesco Ettorre, appena riconfermato per altri quattro anni alla guida della Fiv (“sarà dura, abbiamo due Olimpiadi nel corso del nuovo mandato”), promuove a pieni voti la nuova versione dell’America’s Cup, che inizierà a marzo ma prima vedrà la Prada’s Cup a gennaio e febbraio, quando si dovrà decidere chi sarà a sfidare Emirates Team New Zealand per provare a strappare ai Kiwi la Coppa delle Cento Ghinee.

“Le barche sono state fatte proprio per quello, per dare spettacolo -dice Ettorre all’Adnkronos- e ci sono riuscite in pieno. Magari bisognerà ritoccare un po’ il regolamento, per alzare il limite minimo di vento per dare il via alla regata”. La Christmas Race di ieri, l’ultima con i quattro equipaggi in acqua Defender incluso, è stata annullata proprio per mancanza di vento. “Abbiamo visto il ritorno del match race, le partenze di bolina, insomma ciò che con i catamarani avevamo perso: giocarsela con tattica e manovre. Anche se non ha senso ormai fare paragoni con le passate edizioni, adesso anche le derive hanno i foil: il mondo della vela cambia e si evolve”.

Pronostici su chi sarà lo sfidante dei neozelandesi? “Io dico assolutamente Luna Rossa, manovrano benissimo e hanno azzeccato la scelta del doppio timoniere: Francesco Bruni e James Spithill sono affiatatissimi, gli altri invece devono far passare l’unico timoniere da un lato all’altro. American Magic ha mostrato grandi doti i velocità, mentre Ineos Uk è imbarazzante, una barca assolutamente non all’altezza di uno skipper come Ben Aislie”.

Luna Rossa “è bella, magari non estrema come New Zealand, e ha margini di miglioramento a differenza degli inglesi. In queste regate le manovre si sono rivelate fondamentali, e non scendere dai foil fa la differenza: si vince manovrando al meglio, e non è banale con quei mostri, sembra un videogame. Ci divertiremo per mesi”. Con un portato non da poco per il presidente di una federazione nazionale della vela: “gli italiani si appassioneranno, e questo non potrà far che bene alle scuole di vela”.