Vaccino Covid, Zampa: “Se il piano va bene Italia in sicurezza a ottobre 2021”  

Vaccino Covid, Zampa: Se il piano va bene Italia in sicurezza a ottobre 2021

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Pubblicato il: 22/12/2020 10:24

“Se il nostro piano” di vaccinazioni anti-Covid “va bene, nell’ottobre del 2021 l’Italia sarà in sicurezza”. Lo dichiara Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, in un’intervista a ‘La Stampa’ dopo il via libera dell’Agenzia europea del farmaco Ema al vaccino di Pfizer/BioNTech. “Finalmente una bella notizia”, commenta, rassicurando anche sulla variante inglese di Sars-CoV-2 che non dovrebbe influire sul programma di profilassi in partenza.

“Dal giorno dopo la consegna del vaccino – conferma Zampa – il 27 dicembre siamo pronti a partire” anche in Italia. “Dovremmo iniziare tutti lo stesso giorno in Europa, un’iniziativa con un’alta valenza simbolica che il nostro ministro ha fortemente voluto e per la quale si è speso”. La sottosegretaria ribadisce che “per essere in sicurezza la copertura deve arrivare attorno al 70% della popolazione. Parliamo di ottobre se tutto va bene, ma proprio bene. Ma quando saremo a 15-20 milioni di vaccinati, saremo già a un livello importante che permetterà di dare più ossigeno al Paese. L’Italia ha opzionato 202 milioni di dosi” vaccinali “complessivamente. Il piano è stato messo a punto, si parte ovviamente dagli operatori della sanità – medici e infermieri in testa – e poi Rsa”.

Sulla questione obbligatorietà, “al momento rendere obbligatorio il vaccino probabilmente rafforzerebbe i dubbi di chi è incerto – osserva Zampa – E’ sconsigliabile partire con l’obbligo. Meglio spiegare alle persone cos’è il vaccino, come è stato fatto. Ribadire che la fretta non ha messo in discussione la sicurezza, che si è andati veloci perché si è investito tantissimo. Nessuna delle fasi di sperimentazione è stata saltata. Il vaccino che arriva è sicuro come tutti gli altri che facciamo”. Ma il nuovo ceppo individuato in Gran Bretagna può renderlo inefficace? “No, l’Ema si è già espressa, ha certificato che il vaccino non viene in alcun modo messo in discussione da questa variante – sottolinea la sottosegretaria – Ma chi è malato può contagiare più persone, e questo rischia di creare una pressione difficile da sostenere per gli ospedali. Però l’impatto sulla salute al momento pare identico, non sembra fare più danni, non è più mortale e non mette in discussione l’efficacia del vaccino”.

Quali misure si stanno studiando per bloccare la variante inglese? “Innanzitutto l’immediato tracciamento delle persone che sono tornate dall’Inghilterra – ricorda Zampa – Poi c’è stata la chiusura dei voli e degli scambi” dal Regno Unito. “E vorrei sottolineare che in questo momento c’è un tavolo europeo per iniziative concordate per arginare la nuova variante. Un’altra storia rispetto a quello che accadde lo scorso febbraio. E si sta lavorando poi per fare in modo che gli italiani in Inghilterra possano rientrare, come pure chi era magari semplicemente in transito”.

Ma bisognerà inasprire ulteriormente le norme o bastano quelle adottate con l’ultimo decreto? “Alla fine delle misure di Natale si torna alle zone colorate: giallo, arancione e rosso – risponde la sottosegretaria – Sicuramente dovremo continuare con quel modello, che ci ha permesso di mantenere una relativa normalità almeno nelle zone rosse e arancione”. Zampa fa notare che “chiudere tutto significava ammazzare il Paese. Il modello ha funzionato, perché non abbiamo più i contagi e le vittime di qualche settimana fa, anche se sono sempre troppi”.

Quanto alla riapertura della scuola, “deve restare in agenda. Bisogna fare in modo che nelle discussioni con le Regioni si trovi un punto d’intesa. Molte Regioni stanno lavorando davvero intensamente, hanno potenziato per esempio il numero degli autobus, ragioniamo sugli orari scaglionati di ingresso, sui test rapidi, su una presenza ridotta. Ma bisogna ripartire”, conclude l’esponente dem.