Vaccino Covid in Lombardia, Gallera: “No date certe per la popolazione” 

Vaccino Covid in Lombardia, Gallera: No date certe per la popolazione

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Pubblicato il: 23/12/2020 12:22

“In questo momento non abbiamo date certe” sulla vaccinazione contro il coronavirus che coinvolgerà tutta la popolazione lombarda. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, presentando il piano vaccinazione Covid. “L’unica data è quella del 6 gennaio – ha aggiunto Gallera – quando l’Ema dovrebbe valutare il vaccino Moderna”. Quindi ha spiegato: “C’è un percorso rispetto al coinvolgimento delle altre categorie, la seconda sono gli over 60 poi parte del personale sanitario in un terzo step”.

Le prossime fasi, ha quindi rimarcato Gallera, si attiveranno quando il commissario Arcuri “ci comunicherà l’arrivo dei vaccini e i tempi”. Per quanto riguarda il personale sanitario coinvolto nella campagna, il commissario Arcuri, ha spiegato ancora l’assessore, “ci ha chiesto di gestire questa fase con il nostro personale e poi nella fase successiva si dovrebbe coinvolgere il personale che sta assumendo il commissario. E’ un percorso in itinere, non c’è ancora certezza né della quantità del personale né” del numero “di sanitari che arriveranno in Lombardia”.

Tra la somministrazione della prima e della seconda dose del vaccino per il coronavirus “devono passare 21 giorni e c’è una tolleranza tra il 19esimo e 23esimo giorno”, ha spiegato ancora Gallera. “Tutto il tema del tracciamento del sistema informatico è fondamentale – ha sottolineato – perché dobbiamo farlo in maniera precisa e puntuale. Oggi il commissario sta strutturando un sistema informatico a livello nazionale, finché non c’è usiamo il nostro e poi si integrerà con quello” nazionale.

Regione Lombardia ha individuato 65 hub per la campagna vaccinale. “Ogni hub ha competenza rispetto a un territorio di afferenza – ha detto Gallera – composto di strutture periferiche e Rsa e deve presentarci un piano di realizzazione della parte organizzativa e gestionale nell’arco temporale indicato”. Ogni realtà, ha specificato l’assessore, “è a sé stante: ci sono Rsa molto grandi, realtà molto piccole e altre medie. Ogni hub si organizza e nell’arco di alcuni giorni deve presentare un piano preciso”.