Covid, Rezza: “Rt in lieve aumento” 

Covid, Rezza: Rt in lieve aumento

Pubblicato il: 24/12/2020 12:27

“Vediamo una tendenza alla stabilità con una leggera diminuzione dell’incidenza, siamo sopra la soglia critica per le terapie intensive. E purtroppo c’è una tendenza, seppur lieve, all’incremento dell’indice Rt con una regione in una situazione tale da poter richiedere ulteriori misure di prevenzione e controllo”. A descrivere così la situazione di Covid-19 in Italia è il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, durante la conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio regionale della Cabina di regia.

“Dopo alcune settimane in cui si è assistito a una tendenza alla diminuzione nell’Rt”, l’indice di trasmissibilità, “e nel numero di nuovi casi, adesso abbiamo una sorta di tendenza alla stabilizzazione. Tanto è vero che l’incidenza che la scorsa settimana si calcolava essere a circa 375 nuovi casi per 100mila abitanti questa settimana è su 330 per 100mila, quindi la diminuzione è veramente lieve. Lo vediamo anche dai dati quotidiani, vediamo che ogni giorno sia i numeri dei positivi a Sars-CoV-2 che la percentuale di positivi sui test eseguiti rimane più o meno stabile e da un paio di settimane abbiamo ormai una tendenza a un lieve incremento di nuovo dell’Rt: era a 0,82 due settimane fa, è salito a 0,86 la scorsa settimana e ora è a 0,9”.

Ci sono poi “un paio di regioni, Lazio e Lombardia che hanno un Rt un po’ instabile e il Veneto che ha un Rt superiore a 1 e un’incidenza che sembra essere di nuovo piuttosto elevata”, ha illustrato Rezza. “Naturalmente tutto ciò fa sì che bisogna continuare a tenere un po’ alta l’attenzione – ammonisce – E anche le misure restrittive che sono state prese tendono a cercare di non determinare un aumento ulteriore dell’Rt che sta a significare la trasmissione dell’infezione. Dovremmo anche cercare di abbattere un po’ di più l’incidenza. E’ chiaro che il tasso ideale sarebbe sotto 50 per 100mila abitanti e ora siamo sopra 300 per 100mila”.

Qualche segnale positivo è la tendenza alla diminuzione delle ospedalizzazioni” per Covid-19 “in area medica, ma purtroppo siamo ancora al di sopra della soglia critica per quanto riguarda l’occupazione dei posti di terapia intensiva”.ì

Parlando delle terapie intensive Rezza sottolinea: “Sappiamo quanto questo indicatore faccia fatica a scendere e sappiamo quanto sia un indicatore pesante del carico sulle strutture ospedaliere. Bisogna assolutamente fare in modo che si vada al di sotto della soglia critica. Altrimenti ne soffre tutto il sistema, non solo l’assistenza ai malati Covid ma anche quella per le persone che non hanno Covid ma necessitano di terapia intensiva per altri motivi. Le altre patologie non si sono fermate soltanto perché sta circolando Sars-CoV-2”, conclude.