Musica: il meta-linguaggio musicale di Louis Siciliano a favore della creatività  

Il meta-linguaggio musicale di Louis Siciliano a favore della creatività

Il maestro Louis Siciliano

Pubblicato il: 29/12/2020 11:43

Il 21 dicembre scorso Giove e Saturno si sono allineati. Questi pianeti non si incontravano da 800 anni. In questa data storica e per nulla casuale, il nuovo libro del compositore napoletano Louis Siciliano che vive tra Los Angeles, New York e Londra, dal titolo ‘Esplorazione del multiverso musicale: una nuova Cosmologia del Suono’ (Magic&Unique Books) è in pre-ordine in 60 paesi in tutto il mondo e dal 2 gennaio sarà disponibile nelle librerie specializzate. Dalla Juilliard School di New York, alla Sibelius Academy di Helsinki, dal Berklee College of Music di Boston fino ai conservatori di Parigi, Mosca, di San Francisco, di Glasgow, Melbourne e tutte le più importanti istituzioni legate alla didattica della musica, l’uscita di questo testo si presenta come un vero evento culturale internazionale del nuovo anno.

E’ un libro che tenta di delineare un nuovo meta-linguaggio musicale denominato Music Multiverse Exploration (MUMEx)“, spiega all’Adnkronos l’autore Louis Siciliano. “Si tratta di un qualcosa che sottende le strutture dei linguaggi del suono. Come dire – precisa – un nuovo approccio a pensare alle strutture musicali partendo da Bach, passando per John Coltrane, i Pigmei, Ligeti per tracciare nuove rotte sulle quali si possono avventurare i creativi della musica: compositori, strumentisti, improvvisatori, produttori di musica elettronica e chiunque ricerchi nuove soluzioni in campo musicale. Una nuova mappa che ribalta le cristallizzate teorie di armonia, melodia e ritmo”.

Cosa l’ha spinto a questo lavoro così certosino? “Questo libro è il frutto di una ricerca che mi è costata più di 20 anni di duro lavoro. Un lavoro fatto in solitudine, con un approccio quasi monacale potrei dire. Per scrivere questo libro – sottolinea il compositore – ho dovuto limitare molto le mie attività artistiche, spesso rinunciando a lavori ben pagati per concentrarmi su quella che è la mia missione. Io probabilmente non lascerò nulla di rilevante dal punto di vista materiale in questo viaggio terreno. Mi consola, a detta degli addetti ai lavori che l’hanno letto, pensare di lasciare un testo che sintetizza mille anni di tradizione colta occidentale e getta un ponte con l’antica cultura musicale indiana, persiana, africana e afro-americana”.

Non teme di risultare poco decifrabile in un mondo sempre più volto al consumo veloce? “Questo libro è dedicato a due grandissimi geni: Antonio De Santis, il mio caro maestro che mi ha trasmesso gli strumenti conoscitivi per fare questo mestiere (il compositore) e a Vittorio Cafagna, ordinario di Matematica alla Sorbonne di Parigi, con il quale abbiamo tanto condiviso, una fraterna amicizia alimentata dalla stessa visione di intendere la musica e la scienza. Ebbene – prosegue l’autore -queste persone hanno dedicato la loro intera vita alla ricerca. Ricerca dove l’unica parola per definirla è ‘qualità’. Non si sono mai posti problemi di dover risultare compiacenti e appetibili ‘commercialmente’ parlando. La ricerca per loro era una missione e credo di aver ereditato questo concetto da loro che per me è centrale. Per me è importante agire per non essere agito dalla banalità. L’arte e tutta la ricerca che ne consegue per me è una forma di spiritualità che celebra l’Infinito Amore e cerca di carpire quei meccanismi ‘che muove il Sole e l’altre Stelle'”.

Cosa si aspetta da questo libro? “Che non ci facciamo ingabbiare dagli algoritmi e dalle paure con il quale stanno tentando di imbavagliare il mondo dell’arte. La libertà è seriamente minacciata. Abbiamo un esercito di ragazzi e di giovani meravigliosi che stanno tentando di narcotizzare con i videogames e i cellulari. Fare arte per me è resistere – sostiene con forza il maestro Siciliano – E fare musica di certo non è lo streaming ma è di fondamentale importanza il concerto dal vivo. Noi artisti siamo la nuova resistenza e questo libro, visto che sono un pacifista e animalista convinto, è il mio modo di combattere ed esigere rispetto dai nuovi padroni del mondo”.