Vaccino Covid, Ue: “Nessuno ha comprato dosi extra accordo” 

Vaccino Covid, Ue: Nessuno ha comprato dosi extra accordo

(Afp)

Pubblicato il: 29/12/2020 20:24

La Germania non ha comprato 30 mln di dosi addizionali del vaccino contro la Covid-19 sviluppato da BioNTech e Pfizer, al di fuori dello schema di acquisto anticipato organizzato dalla Commissione Europea. “Per quanto ne sappiamo, nessuno Stato membro si è aggiudicato dosi aggiuntive al di fuori dell’accordo Ue”, precisa all’Adnkronos un portavoce della Commissione.

L’accordo di acquisto anticipato concluso tra la Commissione e BioNTech-Pfizer, ricorda il portavoce, “ha riservato 200 milioni di dosi del vaccino per i cittadini europei, offrendo l’opzione di comprare fino a 100 mln di dosi aggiuntive. La Commissione ha confermato ieri a BioNTech e Pfizer l’attivazione di tutte le dosi opzionali, 100 mln”.

Quello che è accaduto è presto detto. Il portavoce ricorda che “il punto di partenza per l’allocazione delle dosi agli Stati membri è la chiave di distribuzione, basata sulla popolazione. Tuttavia – precisa – sono possibili aggiustamenti tra gli Stati membri, a seconda dei loro bisogni e delle loro richieste, poiché alcuni Stati potrebbero essere interessati ad avere più dosi, mentre altri potrebbero non esserlo”. Gli Stati membri, prosegue, “hanno discusso di questo e si sono accordati nel comitato direttivo e hanno mantenuto un approccio congiunto, che è al cuore della strategia dell’Ue sulle vaccinazioni. La distribuzione avverrà quindi nel quadro degli accordi di acquisto anticipato”, conclude il portavoce.

Pertanto, la Germania ha semplicemente opzionato delle dosi aggiuntive che altri Paesi non erano interessati a comprare, rimanendo perfettamente all’interno del quadro congiunto Ue. Non sono noti, allo stato, i motivi che hanno spinto alcuni Paesi (né quali siano) a rinunciare all’opzione di comprare altri vaccini da Pfizer e BioNTech, ma potrebbe aver influito la prospettiva che altri vaccini stanno per essere autorizzati, come ha ricordato oggi Ursula von der Leyen. Il vaccino sviluppato da Moderna potrebbe arrivare all’Epifania, se l’Ema lo autorizzerà, e c’è attesa per quello di AstraZeneca. Potrebbero aver influito anche considerazioni di ordine economico: il vaccino di Pfizer e BioNTech, che utilizza una tecnologia nuova, l’Rna messaggero, è tra i più costosi.

Secondo i dati twittati e poi cancellati dalla sottosegretaria belga Eva de Bleeker, che la Commissione non ha smentito, pur senza confermarli, il vaccino di Pfizer e BioNTech all’Ue costa 12 euro a dose, poco meno dei 18 dollari (14,7 euro al cambio di oggi) a dose del vaccino di Moderna. Il vaccino Oxford/AstraZeneca è il più economico (1,78 euro a dose). Per CureVac sono 10 euro a dose, per Sanofi/Gsk sono 7,56 euro, per Johnson & Johnson 8,5 dollari a dose.

Per ora i contratti di preacquisto con produttori di vaccini contro la Covid-19 firmati dalla Commissione sono 6: AstraZeneca (400 mln di dosi), Sanofi-Gsk (300 mln), Janssen di Johnson & Johnson (400 mln), BioNTech-Pfizer (300 mln di dosi), Curevac (405 mln di dosi) e Moderna (160 mln di dosi). Sono stati inoltre conclusi i colloqui con un settimo produttore, Novavax, una compagnia biotech del Maryland (Usa) quotata al Nasdaq: il contratto dovrebbe prevedere l’acquisto di 100 mln di dosi, con l’opzione per altri 100 mln.