Covid, dottoressa non riceve pazienti vaccinati: “Contagiosi per 42 giorni” 

Covid, dottoressa non riceve pazienti vaccinati: Contagiosi per 42 giorni

Afp

Pubblicato il: 05/01/2021 17:00

Una dottoressa naturopata bersaglio di critiche sui social perché, si legge in un post su Facebook, non riceverà per i “42 giorni di quarantena” i pazienti che hanno ricevuto il vaccino anti Covid. La decisione, spiega la dottoressa, si sarebbe resa “estremamente” necessaria “sia per me che per tutti i miei pazienti che non intendono vaccinarsi”, a causa della fatto che “chi farà il vaccino Covid-19 è contagioso per 42 giorni dalla 1° somministrazione”.

Nel testo del messaggio della dottoressa – lasciato pubblico e aperto ai commenti di tutti sul social e con in allegato un’immagine con una frase che recita ‘Il miglior vaccino è il tuo sistema immunitario‘ -, si legge infatti: “Voglio ricordare a tutti i miei pazienti che: da oggi ogni appuntamento preso presso il mio studio sarà accompagnato da una vostra dichiarazione firmata che Non avete ricevuto vaccino Covid-19. Coloro che faranno il vaccino devono calcolare 42 giorni di quarantena prima di potere avere un appuntamento. Non farò nessuna eccezione ne in studio ne a domicilio. Mi scuso anticipatamente… ma questo è estremamente necessario sia per me che per tutti i miei pazienti che non intendono vaccinarsi. Ricordo – aggiunge infine la naturopata – che chi farà il vaccino Covid-19 è contagioso per 42 giorni dalla 1° somministrazione“.

Dopo aver ringraziato pubblicamente “tutte le 1000 (e oltre) persone che hanno commentato il mio post sostenendo il mio impegno verso i miei pazienti”, la dottoressa ha quindi voluto replicare alle critiche ricevute nei commenti, parlando di “ignoranza” che “dilaga come un fiume in piena”: “Non sapere che c’è una certa differenza tra un dottore e un medico – scrive la naturopata – è davvero grave! Lo ripeto per l’ultima volta sono una dottoressa con 2 lauree 1 dottorato e 5 master sono naturopata da 30 anni e non sono un medico allopatico, vi è chiaro?”, la domanda rivolta ai detrattori.