Covid, Locatelli: “Infermieri, medici e Rsa: tutti immuni entro fine febbraio” 

Covid, Locatelli: Infermieri, medici e Rsa: tutti immuni entro fine febbraio

Immagine di repertorio (Afp)

Pubblicato il: 07/01/2021 08:24

“Si sta già correndo e adesso l’obiettivo è arrivare a completare il milione e 800mila operatori sanitari, personale e ospiti delle Rsa entro fine febbraio”. Lo dice, intervistato dal Fatto Quotidiano, il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità, membro del comitato tecnico scientifico a supporto del governo per l’emergenza coronavirus a proposito della campagna di vaccinazione. “Sento voci critiche – osserva – ma la mattina del 3 gennaio eravamo a 84mila prime dosi somministrate e poi ne abbiamo raggiunte 190 mila in tre giorni. Siamo secondi in Europa dopo la Germania”.

In merito all’approvazione del secondo vaccino, quello di Moderna riferisce: “E’ un bellissimo regalo, perché abbiamo così già due vaccini dal profilo di sicurezza più che rassicurante e con un’efficacia importantissima. Solo con Pfizer e Moderna arriveremo a 62 milioni di dosi nel 2021, la maggior parte delle quali nel primo semestre. Il che significa che solo con questi due vaccini raggiungeremo quota 31 milioni di italiani immunizzati dopo prima e seconda dose. E poi, ricordo, per il secondo semestre dell’anno si andranno ad aggiungere le altre piattaforme vaccinali che sono ormai avviate verso la fase di approvazione”.

Sui ritardi nella somministrazione del vaccino, spiega poi: “C’è una disomogeneità che deve essere colmata al più presto: in alcune regioni si sfiora già l’80 per cento delle somministrazioni rispetto alle dosi ricevute, altre devono e possono far meglio. Non voglio far alcun tipo di polemica, ma chiaramente la Lombardia ha margini di miglioramento. E anche vero che siamo solo all’inizio, le Regioni che hanno prestazioni migliori spero siano da stimolo. Va molto bene, ad esempio, il Lazio, ma anche la provincia di Trento, la Puglia, la Sicilia e la Campania. Chi dice che non siamo partiti bene non fai conti con una realtà che in questo momento ci vede secondi in Europa: mentre stiamo parlando (ieri sera, ndr) abbiamo già raggi unto 272 mila prime dosi somministrate. Non è poco. È interesse di tutti, ora, incentivare le vaccinazioni in tutte le regioni”.

Infine, sulla possibilità che una variante di SarsCov2 con una velocità di trasmissione maggiore, come quella “inglese”, possa impattare negativamente sulle vaccinazioni afferma invece: “Una ripresa della curva con il dilagare di SarsCov2 inevitabilmente impatterebbe sulla campagna di vaccinazione, mettendo sotto pressione le strutture ospedaliere chiamate anche alla somministrazione dei vaccini. Per questo motivo è importante tenere ancora i numeri sotto controllo”.