Recovery, nuova bozza inviata a forze maggioranza: il testo 

Recovery, nuova bozza inviata a forze maggioranza: il testo

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Pubblicato il: 07/01/2021 16:50

Dopo aver apportato le ultime limature, la nuova bozza del Recovery plan è stata inviata alle forze di maggioranza. E’ quanto si apprende da fonti di governo.

Sale a 222,03 il saldo della nuova bozza del piano di resilienza visionato dall’Adnkronos. Le risorse per la salute, oggetto di scontro nelle ultime settimane, passano da 9 a 19,72 miliardi. La fetta più cospicua della torta va al capitolo ‘rivoluzione verde e transazione ecologica’, cui spettano 68,94 miliardi. Seguono gli investimenti per la ‘digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura’: 45,86 miliardi. Alle infrastrutture andranno 31,98 miliardi, all’Istruzione e alla ricerca 27,91, mentre all’inclusione e alla coesione 19,72 miliardi.

“Avvertenza. Il presente documento costituisce una sintesi delle attività di rielaborazione della bozza di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). È il risultato del lavoro svolto dal Governo nel confronto con le forze politiche di maggioranza, che si è intensificato nelle ultime settimane anche attraverso l’elaborazione di osservazioni e proposte di modifica alle bozze di lavoro preliminari”, si legge nel documento con le linee di indirizzo per la bozza da sottoporre al Cdm.

“È un documento di lavoro interno al Governo, per favorire il raggiungimento dell’accordo politico sulle modifiche alla bozza di PNRR. Lo sforzo compiuto è di rendere più chiara, alla luce delle novità intervenute, la visione d’insieme della strategia di investimenti e riforme del Piano”.

“La bozza di PNRR sarà poi analizzata nel prossimo Consiglio dei Ministri e costituirà la base di discussione per il confronto con il Parlamento, le Istituzioni regionali e locali, le forze economiche e sociali, il Terzo Settore e le reti di cittadinanza, ai fini dell’adozione definitiva del Piano ‘Next Generation Italia’. La presentazione del PNRR necessiterà di una più precisa definizione delle riforme e delle strategie di settore connesse al Piano e di ulteriori passaggi politico-amministrativi che consentano di finalizzare le progettualità e le tempistiche previste, attraverso l’individuazione dei soggetti responsabili, delle attività da compiere e delle modalità operative di lavoro e di coordinamento delle amministrazioni e degli attori istituzionali a vario titolo coinvolti”.

“La ripartizione tra progetti in essere e nuovi progetti – si legge ancora nel documento di sintesi di 13 pagine – tiene conto della sostenibilità del quadro di finanza pubblica. Sulle nuove generazioni infatti non deve gravare l’onere di un eccessivo indebitamento. I giovani devono essere i principali beneficiari degli effetti e dei risultati attesi dalla realizzazione del Piano”.