Voragine Napoli, il geologo: “Area era attenzionata” 

Voragine Napoli, il geologo: Area era attenzionata

Facebook /Asl 1 Napoli Centro

Pubblicato il: 08/01/2021 11:28

Sulla natura dell’enorme voragine che si è aperta oggi a Napoli, nel parcheggio dell’Ospedale del Mare, “ci sono forti contraddizioni: c’è chi parla di evento doloso e chi lo imputa a cause idrogeologiche. Ancora non è stata definita la natura dell’evento, c’è la magistratura che sta indagando. E’ vero anche che le piogge intense di questi ultimi giorni possono aver aggravato seriamente la condizione di stabilità del sottosuolo di Napoli, che non è un sottosuolo facile perché caratterizzato da innumerevoli condotte, livelli di vuoti ed ex cave di tufo, non è un sottosuolo che sta in equilibrio e le precipitazioni intense possono causare questi fenomeni. Ma siamo nella fase in cui non si capisce bene cosa abbia originato questo evento”. Così all’AdnKronos Gaetano Sammartino, geologo e presidente della sezione Campania della Società Italiana Geologia Ambientale.

“Quella – aggiunge – è un’area attenzionata dal punto di vista del sottosuolo, non è un’area a rischio idrogeologico in quanto sub pianeggiante ma ci possono essere problemi di sprofondamento perché anche lì insistono vari cunicoli scavati dall’uomo in epoche passate. Potrebbe essere riconducibile a questo tipo di causa ma il condizionale è ancora d’obbligo”.

E’ del gennaio del 2020 l’allarme lanciato dai geologi sul rischio voragini in Italia, durante il convegno dedicato a voragini e cavità sotterranee organizzato da Ispra, Sigea e Società geografica Italiana. In quell’occasione, dopo Roma risultava essere Napoli la città più a rischio, “un dato che confermiamo oggi, ma un anno da quel convegno nulla è stato fatto. Esistono delle mappature che individuano le aree a maggior rischio sprofondamento ma non essendo stato fatto nulla non posso far altro che confermare questa problematica”, spiega ancora Sammartino.

Mappature che “restano sulla carta – aggiunge il geologo campano – come gran parte delle conoscenze che acquisiamo: si sa ma non si interviene, vuoi per mancanza di fondi vuoi per mancanza di organizzazione da parte degli amministratori che non sono molto sensibili a intervenire. Un punto doloso di cui ci ricordiamo purtroppo solo quando avvengono questi eventi e quando tutto si calma non se ne parla più”.

(segue)

Più volte è stato lanciato l’appello alle amministrazioni a inserire la figura del geologo nella propria compagine, un appello “rimasto sempre lettera morta. Io ho sempre parlato di ‘geologo condotto’, ma non ho mai raccolto alcun interesse e invece ritengo importantissimo anzi fondamentale avere questa figura. Un geologo che riesce a capire e prevenire gli eventi sarebbe di fondamentale importanza per la sicurezza e la pubblica e privata incolumità”, conclude.