Governo: Gay (Confindustria Piemonte), ‘uscire in fretta da crisi, Paese non può aspettare’ 

Torino, 14 gen. (Labitalia)

“Io non entro nella discussione politica, non spetta a noi dare soluzioni su come uscire da questa situazione. Quello che posso dire è che bisogna fare in fretta, essere veloci. In questo momento c’è un Paese in piena emergenza pandemica ed economica che non può aspettare. Serve velocità, progettualità e concretezza”. Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte, sulla crisi di governo innescata dalle dimissioni della delegazione di Italia Viva.

Una crisi “da cui si deve uscire velocemente, guardando alla realtà della situazione che stiamo vivendo, con tanti dossier su cui bisogna intervenire subito”, aggiunge Gay.

Per il giovane presidente di Confindustria Piemonte “del Recovery abbiamo visto e letto solo i titoli, aspettiamo di poter valutare il contenuto e di essere coinvolti nella realizzazione dei progetti. Perchè una cosa è chiara: da queste risorse passa il futuro del nostro Paese e al centro di questi progetti ci devono essere i giovani, l’impresa, l’industria. E quindi serve velocità, progettualità e concretezza per risolvere la crisi di governo e iniziare il confronto sul Piano”.

Una ‘partita’, quella dei fondi europei, che, per Gay, “deve vedere il nostro pieno coinvolgimento, al centro ci deve essere l’impresa: io mi aspetto che le imprese piemontesi abbiano un ruolo centrale nella realizzazione delle opere infrastrutturali, digitali, sanitarie previste nel Piano e quindi dobbiamo essere coinvolti nei progetti”.

“E’ un’opportunità unica per il Paese, bisogna fare presto, sfruttare al meglio l’occasione e non farsela sfuggire, ne va del nostro futuro”, rimarca il leader degli industriali piemontesi.

E sui ristori per le aziende penalizzate dalle restrizioni Gay sottolinea: “Spero e credo che i ristori per le imprese, nonostante la crisi di governo, non siano in discussione. Di certo, bisogna fare presto. Il fattore tempo e la velocità sono centrali nel momento di crisi sanitaria ed economica che il Paese sta vivendo”, aggiunge.

Guardare alle difficoltà del presente, secondo Gay, “ma allo stesso tempo puntare al futuro e in questa prospettiva al centro ci deve essere l’industria che è pronta a dare il suo contributo”, conclude.