M5S, spunta documento eletti. Ira Crimi: “Basito”  

(Adnkronos)

Resettare i vertici del Movimento 5 Stelle, introdurre una moneta complementare in Italia. Questi, apprende l’Adnkronos, alcuni dei punti contenuti in un documento presentato dal deputato Pino Cabras in assemblea M5S e sottoscritto da alcuni parlamentari (Cabras, Maniero, Costanzo, Volpi, Romaniello, Crucioli, Granato, Vanin, Angrisani). Nel testo, tra l’altro, si chiede di non ricorrere ai prestiti del Recovery Fund.

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Il capo politico Vito Crimi avrebbe usato parole dure per commentare il documento: “Sono basito”, ha esclamato Crimi. “Questo cosa vuol dire, che non voterete il governo se non saranno soddisfatte tutte le richieste? Vuol dire che i responsabili anziché 15 devono essere 20?”, ha domandato Crimi. “Cosa dovrò dire alle altre forze politiche?”.

Un cambio di passo nel Movimento è necessario, occorre chiarire gli obiettivi che il M5S può sottoscrivere in un eventuale contratto, avrebbero chiesto. “L’organizzazione verticistica non funziona“, ha detto Cabras passando in rassegna i punti in cui si articola il documento. Tra le richieste anche la ripresa immediata delle lezioni in classe, per quanto riguarda la scuola; formalizzazione del no al Mes; introduzione della Partita Iva di cittadinanza; ricalibratura del sistema sanitario nazionale.

Qualcuno domanda: “Come potremmo affrontare una eventuale campagna elettorale senza un nostro direttivo? Urge una struttura organizzativa”. Simone Valente suggerisce di “rafforzare la squadra di governo”. “O Conte o elezioni”, il parere di Paolo Ficara. Il collega Davide Zanichelli invece sostiene che bisogna “ridurre al minimo il cambio dei nostri ministri”, mentre per i sottosegretari si deve “procedere alle sostituzioni dando valore e precedenza alle competenze”.

Critiche al documento arrivano anche da parte dei parlamentari M5S. Il deputato Luigi Iovino prova a fare da paciere: “Sicuramente i colleghi che hanno firmato quel documento sono in buona fede ma oggi non è il momento di avanzare queste pretese… altrimenti passa il messaggio che siamo come bambini che prendono il pallone e se lo portano a casa…”. Usano parole dure per commentare l’iniziativa dei 13 anche i deputati Nardo Marino e Gilda Sportiello: “Dovevate prima confrontarvi col gruppo… non avete capito la situazione in cui ci troviamo”. Alcuni dei firmatari, come Cristian Romaniello e Orietta Vanin, sono intervenuti per ribadire il loro pieno sostegno a Conte, precisando che il documento non voleva essere un ‘ultimatum’. Crimi ha ringraziato chi, tra i sottoscrittori del documento, ha voluto rimarcare il proprio sostegno al premier.