Sanremo 2021, Amadeus: “Nave per pubblico idea concreta e voglio la stampa”  

(Adnkronos)

La nave per il pubblico al Festival di Sanremo 2021 “è un’idea che sta diventando concreta, nel senso che ci stiamo seriamente e realmente lavorando”. Lo ha sottolinea Amadeus, ospite questa mattina in diretta su Rtl 102,5, in vista della kermesse. “L’idea è quella di creare quella che si chiama una ‘bolla’. Cioè permettere al pubblico di Sanremo, quantomeno alle 500 persone in platea, che dovranno essere sempre le stesse, di poter assistere, di poter essere presenti al Teatro Ariston”.

Pubblico

“Per far questo -prosegue- perché questo accada, queste persone devono essere messe in protezione: essere sempre le stesse, non avere contatti con nessuno, poi magari tra queste persone ci saranno persone che già hanno ricevuto il vaccino. Magari fosse. Ma in ogni caso, al di là dei tamponi che dovranno essere praticamente quotidiani, dovranno essere presi, portati sulla nave, dove trascorreranno una bellissima settimana di vacanza, e poi la sera li porteremo all’Ariston. I pulmini saranno da massimo 20 persone, così se ci fosse un problema, si potranno isolare i contatti. Insomma, c’è tutto un protocollo. Non è una cosa facile da attuare ma si può fare”. Un pubblico di operatori sanitari già vaccinati in platea all’Ariston, con il duplice scopo di ringraziarli per il loro lavoro nella pandemia e di abbattere il rischio contagi? “Perché no? Almeno una parte potrebbe”.

Capitolo stampa: “Io voglio i giornalisti a Sanremo, in sala stampa. Potremmo fare un collegamento ma è freddo. I collegamenti no, dobbiamo essere tutti in presenza”.

Reunion

Abba o non Abba, Amadeus spera di portare a casa un’altra reunion per il Festival 2021, dopo quella storica dei Ricchi e Poveri ospitata l’anno scorso al Teatro Ariston. “Gli Abba a Sanremo? E chi non li vorrebbe? Ma magari! Però appartengono alla categoria dei desideri. Poi i desideri, per motivi di difficoltà organizzative o di budget, non sempre si realizzano”, sottolinea. Ma il tema reunion al festival ci sarà: “Spero di portare a casa un’altra reunion”.

Sarà un Sanremo prima gli italiani, perché il festival di quest’anno intende essere anche un momento di rinascita per tutti quei settori dello spettacolo, non solo la musica ma anche il teatro, che sono in grandissima sofferenza da quasi un anno. Anche se questo “non vuol dire escludere artisti internazionali” che “potrebbero esserci anche se vorrei fare un festival molto nazionale, pensare anche e soprattutto al settore musicale completamente a terra. Ci sono persone disoccupate da mesi, entourage di artisti che non lavorano: vorrei pensare a loro”.

“A Sanremo dobbiamo rilanciare la musica, lo spettacolo, magari anche il teatro: mi auguro che i teatri possano riaprire, mi piacerebbe riaccendere i teatri in giro per l’Italia da Sanremo”, dice ribadendo quanto annunciato già qualche settimana fa.

Le date

“Per me -dice ribadendo concetti già espressi- la data del Festival deve essere dal 2 al 6 marzo e stiamo lavorando per questo. Il Festival non si può fare senza pubblico con l’Ariston vuoto. Dobbiamo lavorare per realizzare un Sanremo che sia il più normale possibile”.