Razzi: “Domani in Senato a guardare chi mi dava del voltagabbana” 

(Adnkronos)

“Sono a Pescara, ma da Roma le immagini mi arrivano eccome”. Antonio Razzi, già senatore ‘responsabile’ segue dal salotto di casa il dibattito alla Camera, dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte. Si appresta a sbarcare nella Capitale, domani, “per guardare in faccia quelli che mi hanno schernito perché avevo lasciato l’Idv per andare con Berlusconi”.

Leggi anche

All’Adnkronos che gli chiede cosa farebbe nei panni di un potenziale responsabile o ‘costruttore’ dopo l’appello del presidente del Consiglio, replica: “Guardi, io alla prima legislatura ero un eletto all’estero, con Idv, e quindi avrei potuto decidere in autonomia; oggi, da ‘nominato’, mi atterrei alle direttive del gruppo. E lui, ex Fi, dice “se mi dicesse di votare sì, voterei sì, no se invece mi dicessero di votare no”.

E Renzi? “Renzi è uno che vorrebbe sempre essere coccolato. E c’è riuscito: è dappertutto, tv, giornali, radio, internet. Ora, infatti, chissà che non decida che va bene così e torna ad avvicinarsi al governo…”, prosegue l’ex senatore.

Ma come giudica il discorso del premier? “Bene nella parte in cui ha fatto appello al centro, ha fatto appello all’unità, ha parlato di Europa…”. Una sopresa, invece, sulla Cina. Positiva l’apertura a Pechino, alleato strategico della ‘sua’ Corea del Nord? “No, quello no. Noi stiamo con l’America, per carità… Non è che siccome l’Italia è amata in Oriente deve andare subito a letto con chi fa le avances….”.

Razzi saluta, ma avverte: “Ci vediamo domani a Roma…”. Proprio domani, guarda caso, giorno clou per il premier a palazzo Madama? “E certo -replica divertito- al Senato devo passarci proprio. Voglio guardare in faccia quelli che a suo tempio mi hanno preso in giro dandomi del voltagabbana, del poltronista. Mica gli faccio niente, però una risata, una battuta ci possono stare… ‘Aha, vedi amico mio che la ruota gira, che non devi mai dire male di qualcun altro? Perché poi eccoti qua a fare quello che rimproveravi al prossimo e quello che hai detto ti si rivolta contro…”.