Renzi: “321 voti è una maggioranza risicata”  

(Adnkronos)

I 321 voti ottenuti dal governo alla Camera “sono cinque voti in più del quorum, mi sembra una maggioranza risicata”. Lo ha affermato Matteo Renzi, ospite di Tg2 Post. Della maggioranza “adesso fa parte Renata Polverini, già leader storica della destra in Italia e presidente della Regione Lazio”. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, “mi viene l’impressione che, pur di mantenersi al suo posto, faccia maggioranza con chiunque”. Anche se domani Conte prendesse 161 voti al Senato “è un governo a termine”. “Penso che Conte non voglia dimettersi, la sua è la mossa dell’arrocco: sta bloccando le attività istituzionali perché non avendo in numeri al Senato pensa di passare il tempo a cercarli”. “Siamo al governo Conte-Mastella-Polverini, terza maggioranza in tre anni”.

I numeri al Senato

“Vediamo se al Senato ci saranno i numeri per la maggioranza assoluta. Basta un voto in più dipende per far cosa, chi ha esperienza parlamentare sa che formalmente per ottenere la fiducia basta un voto in più, poi c’è l’attività di commissione e in molte commissioni il governo sarebbe in minoranza”. Lo ha affermato Matteo Renzi, ospite di Tg2 Post.

“Perché incaponirsi in quest’arrocco -ha aggiunto il leader di Italia viva- e non cercare una riflessione sulle cose che servono agli italiani? Stanno cercando soltanto, in ‘un compro, baratto e vendo’, in un calciomercato di senatori, di prendersi l’uno o l’altro. Ho l’impressione che in questi giorni il presidente del Consiglio sia stato molto spesso al telefono con i senatori a cercare la maggioranza anziché al telefono con la Pfizer che in questa settimana ci manda 136mila vaccini in meno”.

“Non so se avranno cinque parlamentari in più, so che l’Italia -ha concluso Renzi- avrà 136mila vaccini in meno in questa settimana. Che fa il presidente del Consiglio? Fa la telefonata alla Pfizer o fa la telefonata ai senatori responsabili? Ho l’impressione che sia una domanda retorica”.

“A Conte soccorso nero della Polverini”

“Popolari, liberali e socialisti sono le persone a cui ha fatto appello oggi il presidente del Consiglio: mi sfugge a quale delle tre famiglie -popolare. liberale o socialista- appartenga Renata Polverini, conoscendo la sua storia personale”. Conte, ha detto Renzi, ha avuto “il soccorso nero di Renata Polverini”.

Delega sui Servizi

Sui Servizi, aggiunge Renzi, “se le cose andranno come il presidente del Consiglio ha promesso avremo vinto una battaglia, nonostante il linciaggio mediatico a cui siamo stati sottoposti. Per il momento sono solo parole e sappiamo che il presidente del Consiglio, talvolta le parole le cambia”.

“Da Trump a Biden per mantenere la poltrona”

“Oggi il presidente del Consiglio in replica ha citato Joe Biden per la prima volta, perché nell’intervento iniziale evidentemente se l’era dimenticato” ha detto Renzi. “E’ interessante notare come abbia detto ‘la nostra agenda è la stessa del Presidente Biden’. Il presidente del Consiglio è lo stesso che quando si è recato a Washington da Trump aveva detto ‘il nostro governo del cambiamento è uguale al governo del cambiamento di Trump’. Viene il dubbio che il presidente del Consiglio non abbia delle idee da difendere, ma abbia una poltrona da difendere per la quale sia pronto a cambiare le idee, perché se sei contemporaneamente per Trump e per Biden, tenere insieme Trump e Biden è come il diavolo e l’acqua santa”.

Elezioni sindaco Roma, “se Pd vota Raggi si chiude il cerchio”

“Se il Pd vota Raggi a Roma si chiude il cerchio”, “se fossi romano voterei Calenda”. Lo dice in serata Matteo Renzi a speciale TgLa7. Alla domanda di Enrico Mentana se si fosse sentito con Calenda in questi giorni, Renzi replica scherzando: “No, era sempre occupato con Mastella…”, con riferimento alla polemica tra il leader di Azione e il sindaco di Benevento.