Giuramento Biden, Amanda Gorman incanta con la poesia rap  

(Adnkronos)

Una poesia che fluisce come un rap, quella che Amanda Gorman, poetessa di 22 anni, ha recitato alla cerimonia di inaugurazione di Joe Biden. “The Hill We Climb” è stata scritta con fatica, pochi versi ogni giorno, subito dopo aver ricevuto l’incarico, per poi essere conclusa in una sola notte dopo i ‘riot’ di Capitol Hill, ha raccontato Gorman, che è di Los Angeles e ha una laurea in sociologia ad Harvard, un difetto della pronuncia di alcune parole con cui combatte da quando è bambina e il piano di diventare Presidente nel 2036.

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Con la sua poesia “non ho cercato di presentare gli eventi dello scorso sei gennaio al Congresso come se fossero una irregolarità, una cosa diversa dall’America che conosco. L’America è confusione ed è ancora in una fase iniziale dello sviluppo di quello che tutti possiamo diventare. E non potevo, nella mia poesia, cancellarlo o ignorarlo”. E’ stata Jill Biden, che l’aveva sentita a un recital al Congresso, a consigliare la sua inclusione nel programma della cerimonia.

“Abbiamo visto all’opera una forza che più che condividere il nostro Paese lo ha scosso. Che avrebbe distrutto il nostro Paese se questo avesse voluto dire ritardare la democrazia. E questo sforzo per poco non ha avuto successo. Ma mentre la democrazia può essere periodicamente ritardata, non può mai essere sconfitta in modo permanente” ( “We’ve seen a force that would shatter our nation rather than share it, / Would destroy our country if it meant delaying democracy. / And this effort very nearly succeeded. / But while democracy can be periodically delayed, / It can never be permanently defeated,” she has written).