Renzi attacca: “Dopo Conte 1 e 2, ora Conte dimezzato”  

(Adnkronos)

“Il Governo Conte – perdendo Teresa, Elena e Ivan – ha perso anche la maggioranza assoluta al Senato. Chi conosce la politica sa cosa questo significa nell’attività parlamentare e nella credibilità istituzionale. Dopo il Conte 1, dopo il Conte Bis ora siamo al Conte dimezzato”. Lo scrive Matteo Renzi, attaccando il premier nella enews all’indomani del voto di fiducia al governo in Senato

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“Peccato che il Premier – continua il leader di Italia Viva – abbia messo la sua paura di perdere Palazzo Chigi davanti alle esigenze e ai bisogni del Paese. È andata così: le ministre hanno lasciato la poltrona per difendere le loro idee, il Presidente del Consiglio ha cambiato le proprie idee per mantenersi il prestigioso ruolo”.

“Quando mi riferisco al cambiare idea penso a Conte che oggi si propone come leader antisovranista (all’ONU diceva il contrario) e antipopulista (qui alla scuola di formazione della Lega diceva il contrario). Legittimo cambiare idea. Ma se uno deve cambiare la terza maggioranza in tre anni, imbarcando persone con storie molto diverse, solo per durare un po’ di più, preferisco la coerenza limpida di Bellanova, Bonetti e Scalfarotto”, aggiunge Renzi, sottolineando: “E preferisco la loro dignità. Ovviamente noi siamo sempre impegnati per l’interesse del Paese e sempre pronti a dare una mano facendo sentire in Aula il peso della nostra presenza”.

Poi il passaggio sull’ex partito: “Mi dispiace per il Pd che si è schiacciato sul Movimento Cinque Stelle: poteva giocare un ruolo da protagonista in questa crisi, ha scelto di assecondare il disegno grillino. Peccato. Ma questa scelta rafforza in me la convinzione di aver fatto bene a creare Italia Viva”.

Quello di ieri in aula al Senato, ha scritto ancora Renzi, “è stato uno dei miei interventi più difficili”. “In tanti momenti ci siamo chiesti: ‘Ma chi ce l’ha fatto fare di far nascere una cosa nuova, contro tutti e controcorrente?’ Mentre assistevo al dibattito di ieri in Aula e vedevo i miei ex colleghi sforzarsi di applaudire a questa svolta pentastellata mi sono detto: ‘Meno male che abbiamo fatto Italia Viva, almeno oggi i riformisti hanno comunque una casa’”, aggiunge.

E, scrive, “dopo tante polemiche su di noi inizia a venir fuori la verità. I principali commentatori italiani e stranieri si rendono conto che la situazione è semplice: le cose di cui parlavamo noi di Italia Viva erano giuste”.

“Sul Recovery Plan avevamo ragione noi, sui servizi segreti avevamo ragione noi, sul rapporto Stato-Regioni avevamo ragione noi – insiste -. Purtroppo ci danno ragione sempre il giorno dopo anziché darci ascolto il giorno prima. Ma noi non molliamo. Continuiamo a lavorare per il bene degli italiani facendo proposte e restando sui contenuti. Come avevamo fatto con il Premier Conte nella lettera, alla quale il Premier non è stato in condizioni di rispondere. Ci dispiace. Adesso avanti pensando all’interesse dell’Italia”. “Noi – aggiunge – siamo sempre impegnati per l’interesse del Paese e sempre pronti a dare una mano facendo sentire in Aula il peso della nostra presenza”.