Lombardia in zona rossa per un errore? Cosa è successo  

(Adnkronos)

Botta e risposta tra Lombardia e governo sui dati dell’epidemia da Covid e sull’indice Rt. La Lombardia, attualmente zona rossa, e la Sardegna si apprestano ad entrare in zona arancione. E’ in arrivo l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, per il cambio di colore sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia. Il provvedimento entrerà in vigore domenica 24 gennaio. Per la Lombardia il passaggio da zona rossa ad arancione avviene dunque dopo la relazione che l’Istituto Superiore di Sanità ha fornito alla cabina di regia sul ‘caso’ alla luce dei nuovi dati comunicati.

Per il presidente della Lombardia Attilio Fontana “l’assegnazione della zona rossa” era statoa “ingiustamente e fortemente penalizzante per la nostra regione”. Ed è stato presentato anche un ricorso al Tar.

“La Regione Lombardia, nella settimana corrente, ha modificato i dati relativi alla settimana precedente il 22 gennaio. La modifica ha riguardato in particolare il numero di pazienti sintomatici con infezione confermata sui quali si basa il calcolo dell’Rt. Questa variazione ha comportato la modifica della stima di Rt della settimana precedente”, sottolinea l’Iss che precisa precisa anche di essere “un organo tecnico scientifico che lavora con i dati inviati dalle Regioni e Province autonome e ripetutamente validati dalle stesse. Questo avviene da 37 settimane regolarmente con tutte le Regioni e Province autonome”.

“I dati della sorveglianza epidemiologica Covid-19 forniti dalla Regione Lombardia il 20 gennaio cambiano il numero di soggetti sintomatici notificati dalla stessa Regione. Pertanto, una rivalutazione del monitoraggio si rende necessaria alla luce della rettifica fornita dalla Regione Lombardia”, afferma ancora l’Iss aggiungendo: “Per la settimana di monitoraggio 4-10 gennaio 2020 in Lombardia sulla base dei dati forniti il 13 gennaio 2021, rettificati solo per la parte relativa alla sorveglianza epidemiologica il giorno 20 gennaio . La regione mantiene la classificazione di rischio alto, ma in presenza di uno scenario di trasmissione compatibile con uno scenario 1”. A cambiare, infatti, non è il rischio di trasmissione dell’epidemia, ma il valore Rt, che viene calcolato sulla base dei casi sintomatici di Covid-19. In base all’integrazione dei dati fornita il 20, l’indice Rt in Lombardia è inferiore a 1.

“Nessuna richiesta di rettifica, ma un necessario aggiornamento di un ‘campo del tracciato’, tracciato che quotidianamente viene inviato all’Istituto Superiore di Sanità”, scrive in una nota la Regione Lombardia replicando all’Iss, a proposito della controversa questione del calcolo dell’Rt che ha stabilito che la Lombardia finisse in zona rossa. “Azione, condivisa con l’Istituto Superiore di Sanità – prosegue la nota – resasi necessaria a fronte di un’anomalia dell’algoritmo utilizzato dall’Iss per l’estrazione dei dati per il calcolo dell’Rt, segnalata dagli uffici dell’assessorato al Welfare della Regione e condivisa con Roma”.

“La regione Lombardia ha trasmesso i dati, certificati, e questa settimana ha rettificato i dati. Succede, speravo finisse lì e mi auguro che le polemiche finiscano. Ma ho visto che si è fatta fatica nell’ammetterlo. Non è mai successo prima, basta ammetterlo. C’è differenza tra rettifica e aggiornamento”, ha affermato Francesco Boccia a Titolo V. “Torniamo alla solidarietà, all’unità e alla collaborazione. Ci può essere un errore in totale buona fede, non c’è nulla di male, succede, poi ci si ci assume la responsabilità”, ha aggiunto.

“La Regione Lombardia, dopo la correzione dei dati sull’R(t), ritorna zona Arancione. Penso che quanto accaduto in questi giorni debba farci riflettere. La politica non significa vivere in un altro pianeta ma, al contrario, risolvere i problemi degli italiani. Io penso alle partita IVA, ai nostri negozianti, ai professionisti, e a tutto il nostro comparto produttivo. Un errore come questo è costato caro proprio a queste categorie. Quando dico che dobbiamo lavorare per far ripartire l’Italia, mi rivolgo a tutte le forze politiche e a tutti i livelli di Governo, a tutte le istituzioni. Mi aspetto, sinceramente, che Fontana si scusi con i cittadini lombardi per quanto accaduto”, scrive su Facebook il viceministro allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni.

“È sconcertante apprendere che la scorsa settimana la Lombardia sia stata indicata come “zona rossa” per un errore nel calcolo dell’indice RT. Chi ha sbagliato dovrebbe scusarsi con i cittadini lombardi”, sottolinea il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, in una nota.